Campo Marzo, com'era e com'è: siringhe, degrado e insicurezza

Un'immagine odierna del caffè Moresco scattata dal comitato "Vivere Campo Marzo"
VICENZA - Che sia nel degrado non è più una novità. Campo Marzo, storico polmone verde di fronte alla stazione di Vicenza, è da anni al centro delle...

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VICENZA - Che sia nel degrado non è più una novità. Campo Marzo, storico polmone verde di fronte alla stazione di Vicenza, è da anni al centro delle polemiche per lo stato di abbandono in cui versa. Nonostante gli sforzi dell'amministrazione per rivitalizzarlo attraverso spettacoli, concerti, biblioteca all'aperto e giostre, il polmone verde torna periodicamente a far parlare di sé per problemi di sicurezza e decoro urbano.


Il foto confronto: ieri e oggi

L'ultima denuncia è quella del comitato "Vivere Campo Marzo" che, non senza nostalgia, ha fatto un confronto tra passato e presente. A parlare sono le immagini. Negli anni '60 la zona tra viale dell'Ippodromo e viale Roma era una distesa di viali e giochi per bambini, mentre oggi a ridosso del Moresco si incontrano soprattutto immigrati e senzatetto. Per non parlare delle siringhe lasciate da qualche tossicodipendente. "Ricordiamo che l'area è una delle porte principali del centro storico, dove la maggior parte dei turisti scende dai pullman o arriva in stazione per visitare le meraviglie palladiane", sottolineano i responsabili del comitato.

Dito puntato anche contro la desolazione dell'area dietro il Moresco, che attende gli alpini per un deciso rilancio. "Lo scopo è concordare con l'amministrazione una serie di occasioni per trasformare il Moresco in un caffè letterario di stampo europeo e il parco che lo circonda in una grande area da vivere sempre - conferma il presidente degli alpini Luciano Cherobin - In collaborazione con le altre associazioni, comprese quelle degli immigrati, vogliamo 'sfruttare' la cultura per fare in modo che i vicentini si riapproprino di questa parte di città". "Gli alpini hanno centrato il nostro obiettivo: portare i cittadini in Campo Marzo - gli fa eco il consigliere comunale delegato Stefano Dal Pra Caputo - Da parte nostra, proseguiremo nella programmazione di iniziative che animeranno il parco integrandosi con l'arrivo degli alpini". Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino