«Non servono le bombe»: centinaia di persone al Cammmino di pace

Cammino di pace
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VALBRENTA - Centinaia di persone della Valbrenta e del Bellunese uniti nel “Cammino di pace”. "Una iniziativa sinergica e concreta delle comunità per educare alla pace”, promossa dal vicariato di Valstagna e Fonzaso, in collaborazione con il settore giovanile dell’Azione Cattolica, che ha preso il via domenica pomeriggio, con il coinvolgimento di istituzioni, volontariato sociale, associazioni, scuole, prendendo spunto dallo slogan di Papa Francesco “Vinci l’indifferenza e conquista la pace”.

 

«Cerchiamo insieme la pace, perché insieme è più facile trovarla», ha invocato Alessandro Parolin, del coordinamento vicariale. Da una sponda all’altra del Brenta, attraversando il ponte simbolo di unione, i partecipanti al cammino della pace, passando dalla parole ai fatti, hanno intrapreso un percorso comune in cinque tappe predisposto dai ragazzi delle 22 parrocchie del vicariato e aperto dal presidente dell’Unione Montana Valbrenta e dai sindaci del territorio. Un coinvolgimento delle comunità che ha visto, nei mesi scorsi, la costruttiva collaborazione tra parrocchie ed enti locali anche in occasione dell’ospitalità ai migranti e rifugiati stranieri. «Spero che prendendo spunto da occasioni come queste - ha auspicato il presidente dell’UM, Luca Ferazzoli - le nostre comunità possano iniziare ad integrarsi sempre più, per meglio rispondere ai bisogni delle nostre genti».


Significative le cinque tappe, con toccanti testimonianze, previste lungo il percorso con partenza dal piazzale dell’Unione Montana Valbrenta, attraversamento del fiume Brenta, per arrivare alla chiesa arcipretale di Valstagna: la pace è cammino; la pace è combattere l’indifferenza; la pace è relazione; la pace bisogna testimoniarla; la pace implica cambiamento. “Non abbiamo bisogno di bombe per portare la pace - è riportato in uno delle centinaia di volantini realizzati dai ragazzi con i colori dell’arcobaleno che sventolavano sul ponte di Valstagna - ma di amore e compassione”. Al termine il gruppo alpini non ha fatto mancare la cioccolata calda a tutti i partecipanti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino