Zattieri del Brenta, la Calà del Sasso in tv con Alberto Angela

Alberto Angela e la Calà del Sasso
VALBRENTA -  Ciak si gira: la storica Calà del Sasso sarà protagonista della trasmissione Rai “Ulisse. Il piacere della scoperta”, condotta da...

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VALBRENTA -  Ciak si gira: la storica Calà del Sasso sarà protagonista della trasmissione Rai “Ulisse. Il piacere della scoperta”, condotta da Alberto Angela. Sono iniziate oggi le riprese con la regia di Fiorella Ravera e la collaborazione in loco dell’associazione “Zattieri del Brenta”, pro loco e comune di Valstagna, del filmato che documenterà la storia della Calà, che andrà in onda sui Rai3, nel programma “Ulisse”, il mese prossimo. La ‘Calà del Sasso’ entrata nel Guinness World Records, il guinness dei primati, come ‘la scala più lunga del mondo’, con i suoi 4444 gradini collega la frazione di Sasso di Asiago con Valstagna, in Valbrenta. Realizzata tra il 1388 e il 1392 per volontà di Gian Galeazzo Visconti, la Calà consentiva di far giungere a valle il legname dell'Altopiano, che poi veniva convogliato nel Brenta e con le zattere raggiungeva i porti lungo il fiume, sino agli scali fluviali di Venezia, rifornendo il suo arsenale del legname che sarebbe servito per costruire le navi grazie alle quali la Serenissima conquistò l'Oriente.


Il commercio con la pianura si sviluppò maggiormente quando, nel 1404, l'Altopiano passò sotto la Serenissima e la mulattiera, formata da 4422 scalini, che sarebbero diventati, nel 1498, i famosi 4444, con a fianco uno scivolo per trascinare ‘le carghe’ di legname, divenne la via più breve e la più usata dai boscaioli per rifornire di legname la pianura e dai commercianti per il trasporto di farina, sale, burro, prodotti caseari, lane e frutti del bosco. La Calà venne riparata una prima volta nel 1491, quando la Repubblica di Venezia stabilì che l'ingente spesa fosse ripartita fra tutti i comuni che la utilizzavano, Asiago, Gallio, Foza, Roana, Lusiana e Valstagna. La continua manutenzione seguita nei secoli successivi ha consentito di mantenere efficiente la storica via, usata anche per il contrabbando del tabacco coltivato nel fondo valle. Con la costruzione della rete di strade carrabili, l'importanza della Calà venne meno come via di comunicazione, ma negli ultimi tempi è ritornata d’attualità come percorso turistico, per il suo valore storico e per il suggestivo contesto ambientale nel quale si snoda. Era considerata la passeggiata più amata da Mario Rigoni Stern e ritorna ogni anno protagonista con la ‘Fiaccolata storica della Calà del Sasso’, teatro di un’antica leggenda risalente al 1638. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino