VALBRENTA - Ciak si gira: la storica Calà del Sasso sarà protagonista della trasmissione Rai “Ulisse. Il piacere della scoperta”, condotta da...
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Il commercio con la pianura si sviluppò maggiormente quando, nel 1404, l'Altopiano passò sotto la Serenissima e la mulattiera, formata da 4422 scalini, che sarebbero diventati, nel 1498, i famosi 4444, con a fianco uno scivolo per trascinare ‘le carghe’ di legname, divenne la via più breve e la più usata dai boscaioli per rifornire di legname la pianura e dai commercianti per il trasporto di farina, sale, burro, prodotti caseari, lane e frutti del bosco. La Calà venne riparata una prima volta nel 1491, quando la Repubblica di Venezia stabilì che l'ingente spesa fosse ripartita fra tutti i comuni che la utilizzavano, Asiago, Gallio, Foza, Roana, Lusiana e Valstagna. La continua manutenzione seguita nei secoli successivi ha consentito di mantenere efficiente la storica via, usata anche per il contrabbando del tabacco coltivato nel fondo valle. Con la costruzione della rete di strade carrabili, l'importanza della Calà venne meno come via di comunicazione, ma negli ultimi tempi è ritornata d’attualità come percorso turistico, per il suo valore storico e per il suggestivo contesto ambientale nel quale si snoda. Era considerata la passeggiata più amata da Mario Rigoni Stern e ritorna ogni anno protagonista con la ‘Fiaccolata storica della Calà del Sasso’, teatro di un’antica leggenda risalente al 1638. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino