BASSANO - Nel salotto bianco di Vespa è stata anche protagonista di uno scambio elettrico col conduttore. Lei interveniva e interrompeva, lui è sbottato: «Vuoi...
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Personaggio televisivo conosciuto al grande pubblico, psicologa forense, criminologa investigativa ed esperta in Criminalistica applicata all’analisi della scena del crimine, docente di Criminologia, Psicologia investigativa e Scienze forensi presso l’Università LUM Jean Monnet di Bari, Roberta Bruzzone svolge da anni attività di docenza sulle forme criminali emergenti con particolare riferimento ai rischi che si corrono online. È consulente tecnico nell’ambito di procedimenti penali, civili e minorili e si è occupata di molti tra i principali delitti avvenuti in Italia. È presidente dell’Accademia Internazionale delle Scienze Forensi e docente accreditato negli istituti di formazione della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri. È vicepresidente dell’Associazione “La caramella buona ONLUS”, che si occupa di sostenere le vittime di pedofilia. Svolge inoltre attività di docenza specialistica in numerosi master e corsi di perfezionamento universitari.
A Bassano parla anche del suo libro “Il lato oscuro dei social media”, uscito in Italia da pochi giorni e pubblicato da Imprimatur editore: la presentazione è un’ anteprima assoluta 2016 in Triveneto. Oggi molti dei crimini della “vita reale” sono commessi on-line e diventano “cyber crimini”: truffe on-line, cyberbullismo, cyberpedopornografia, furti web di identità e dati aziendali, intrusione nella privacy, raggiri via e-mail e truffe di acquisti in siti web.
«Oggi di fatto il 42% dell’intera popolazione mondiale è online. E non sono tutte brave persone… La cronaca nera sempre più spesso ci racconta vicende che mostrano con quanta rapidità e facilità ciò che avviene sui social media può trasformarsi in una vera e propria scena del crimine. Quale protezione è possibile contro chi usa questo genere di sistemi contro di noi? Quali sono i principali rischi che si possono correre? E come possiamo difenderci e difendere le persone che ci stanno a cuore?». Il dato che esce dalle statistiche della Polizia di Stato per molti è inaspettato: un crimine su cinque viene commesso in rete.
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Il Gazzettino