Borgo Berga, Tav, Del Din: la città rischia l'espulsione dell'Unesco

Per gli ambientalisti il complesso di Borgo Berga è abusivo
VICENZA - «C'è un abuso e nessuno lo ferma». Marchio Unesco sempre più rischio. Ex Cotorossi, base Usa all'ex Dal Molin e Alta velocità le...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
VICENZA - «C'è un abuso e nessuno lo ferma». Marchio Unesco sempre più rischio. Ex Cotorossi, base Usa all'ex Dal Molin e Alta velocità le opere più controverse nel mirino di Icomos, il consiglio internazionale dei monumenti e dei siti protetti nonché braccio operativo dell'Unesco, a cui il comune ha inviato una documentazione in cui replica alle obiezioni sullo stato di conservazione della città. Il vicesindaco Jacopo Bulgarini d'Elci è categorico: «A differenza di chi ha incredibilmente chiesto che Vicenza sia espulsa dall'Unesco, mi sembra che abbiamo dimostrato che abbiamo a cuore il mantenimento del riconoscimento».


Sotto accusa, in particolare, quello che gli ambientalisti hanno battezzato “l'ecomostro”, ovvero il complesso che sta sorgendo a Borgo Berga, accanto al nuovo tribunale e a due passi dalla Rotonda e da villa Valmarana “ai nani”. Il caso è finito sul tavolo del ministro delle infrastrutture Graziano Delrio, al quale il senatore dei 5 Stelle Enrico Cappelletti ha chiesto di verificare la regolarità dei lavori.

Lavori che, per Legambiente, Italia Nostra e comitato antiabusi vanno sospesi perché il permesso di costruire è scaduto da oltre 2 anni. Senza contare il rischio idrogeologico dell'area. Ma c'è di più. «Siamo di fronte alla sospensione della legalità, anche per il mancato sequestro di tre lotti - rincarano gli ambientalisti - L'amministrazione non ha mai aperto un procedimento per accertare la regolarità del piano, mentre i funzionari non sanzionano un conclamato abuso edilizio e non rispondono alle nostre diffide». La giunta risponde che il completamento delle costruzioni è legato all'esito delle indagini della procura e ricorda l'armonizzazione di Gonçalo Byrne nonché il progetto del verde affidato al paesaggista João Nunes.

Quanto alla caserma americana, palazzo Trissino precisa che il parco in arrivo all'ex aeroporto fungerà da filtro tra l'insediamento militare e il territorio circostante. Quanto al Tav, Bulgarini ribadisce che la soluzione del tunnel sotto i Berici è stata sostituita da quella che prevede il mantenimento della stazione attuale e la realizzazione di una periferica in Fiera.

  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino