Blitz di #Vicenzasisolleva in un cantiere della Pedemontana Veneta

Blitz nel cantiere di San Tomio
MALO – Blitz nella giornata di  domenica nel cantiere della Pedemontana Veneta in località San Tomio da parte di alcuni attivisti del gruppo #Vicenzasisolleva...

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MALO – Blitz nella giornata di  domenica nel cantiere della Pedemontana Veneta in località San Tomio da parte di alcuni attivisti del gruppo #Vicenzasisolleva che hanno simbolicamente impacchettato alcuni macchinari in uso per la realizzazione dell’importante arteria tra le province di Vicenza e Treviso.

 

Travisati per non farsi riconoscere dalle telecamere della videosorveglianza, gli attivisti nelle cisterne e all’imbocco di quello che sarà il tunnel che da Malo condurrà a Castelgomberto hanno affisso degli striscioni polemici, con le scritte: “Stop cantieri” e “No tunnel-ripristino Gasparona”. In un comunicato promette battaglia #Vicenzasisolleva. «La Pedemontana Veneta, una lingua di asfalto, è una di quelle grandi opere che in Italia stanno distruggendo i territori e sottraendo ricchezza ai cittadini. Il suo completamento però negli ultimi mesi è messo in scacco dai finanziamenti che nessuna banca vuole erogare per un’opera troppo costosa per crearne profitto. Dopo la “caduta del commissario” la patata bollente della gestione del completamento di questo eco-mostro è passata alla Regione Veneto. Chi pagherà il completamento di un’opera che dagli ultimi calcoli sui flussi di traffico è evidentemente inutile e troppo onerosa per le tasche dei privati? Naturalmente i cittadini. Ne pagheranno le conseguenze i Veneti che si vedranno sottrarre soldi pubblici che potrebbero essere investiti in sanità, politiche di prevenzione alla povertà, diritto allo studio, e cultura. C’è solo una cosa da chiedere a gran voce tutti assieme: il blocco della costruzione della Pedemontana Veneta, fermare lo scavo dei tunnel che da San Tomio vorrebbero sbucare a Castelgomberto e il ripristino della Gasparona con lo smantellamento dei cantieri che ne causano traffico e aumento di smog». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino