Bassano, i tifosi si stanno muovendo per la salvezza della propria squadra. La notizia bomba di questi ultimi giorni è stato il possibile acquisto del Vicenza di Renzo...
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Una notizia non presa dunque benissimo (eufemisticamente parlando) dalla città bassanese, con i tifosi e amministrazione subito a schierarsi a difesa dei colori giallorossi e della loro storia. Prima l’incontro tra una delegazione di aficionados con il sindaco Riccardo Poletto e l’assessore Oscar Mazzochin, definito produttivo dalle due parti: si è parlato di Mercante, l’assenso sin dal primo giorno dell’amministrazione verso il Progetto Stadium, il dialogo comune tra le due parti verso una idea, che il “Bassano rimane il Bassano” e che, anche in terza categoria, giocherà nel suo stadio. Il secondo step dei tifosi, guidati da Gian Antonio Bertoncello, è di inviare una lettera a Renzo Rosso e Stefano Rosso, per un incontro per chiarire la situazione. Una missiva in cui si ringrazia per l’importante impegno, durato 22 anni, con il Soccer Team e si chiede un confronto sincero ed amichevole. Sul piatto i 120 anni di storia del Bassano Calcio che i tifosi non vogliono certo lasciar andare e scomparire, come è successo in altre realtà del pallone italiano (Mestre – Venezia o Giacomense Spal, per dire i due esempi recenti).
La data decisiva è il 28 maggio, quando si capirà se l’offerta di Rosso sarà accettata ed il Vicenza sarà di proprietà Rosso, ma le ultime indiscrezioni parlano di un possibile piano della famiglia proprietaria della Diesel di costruire un Vicenza da scalata alle serie alte (forti investimenti, con l’aiuto di altri imprenditori importanti della zona) e un Bassano Virtus che potrebbe rimanere come squadra “satellite” o seconda squadra, per poter continuare con l’ottimo lavoro con i giovani ma con l’impossibilità – vista la contemporanea proprietà dei Rosso – di arrivare nella categoria del Vicenza.
Continua il gioco delle parti, continua la corsa per la salvezza del Bassano Virtus: una lotta per la sopravvivenza non solo di una squadra, ma di 120 anni di storia calcistica. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino