Della linea Primolano-Feltre si parlava già 100 anni fa

Bassano. Stazione ferroviaria
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BASSANO - Stimola la discussione tra amministratori e pendolari l’elettrificazione della linea ferroviaria Trento-Bassano ed il possibile collegamento con il Bellunese, con la tratta Primolano-Feltre, nell’ambito di un circuito ferroviario alpino che colleghi Veneto, Trentino e Alto Adige. Le proposte dei progetti, soggetti a verifica di fattibilità, sono inserite nell’accordo quadro sottoscritto tra la giunta della Provincia autonoma di Trento e la Rete Ferroviaria Italiana. Interviene il valligiano Elvio Beraldin, ex ferroviere che per quasi 30 anni ha viaggiato lungo la linea ferroviaria da Padova a Bassano, più volte tra i protagonisti al Premio Negrello-Due Sorgenti Oliero, ricordando che già negli anni ‘20, nel periodico ‘Il Risorgimento’, organo dell’Unione Profughi Sette Comuni, Valdastico e Brenta, era stata annunciata il 26 settembre 1921 “per la ferrovia Feltre-Cismon una riunione degli Enti e Autorità interessate”. Sono passati quasi 100 anni e Beraldin e con lui vicentini, trentini e bellunesi, si augurano che non ne passino altri 100 prima che dalle parole si passi ai fatti.


Sull’auspicato versante dell’elettrificazione, Beraldin ha scritto al sindaco di Bassano e dei comuni del territorio attraversato dalla linea ferroviaria della tratta Bassano-Camposampiero. «C’è un gran parlare, in questi giorni, dell’accordo fra la Regione Veneto e il presidente sudtirolese per la riscoperta della linea ferroviaria fra la Val Pusteria, Cortina e Calalzo - scrive Beraldin. - Un treno turistico che, dalle prime euforiche dichiarazioni, potrebbe rivoluzionare la mobilità turistica nelle Dolomiti. Ben venga. Grandi progetti con prospettive…come la metropolitana regionale. Nel sistema ferroviario regionale c’è un tratto di linea, da Bassano a Camposampiero, che interessa i vostri comuni (sono quattro fermate, Rosà, Rossano Veneto, Villa del Conte e Fratte centro), non elettrificato con solo servizio diesel. Non sono molti chilometri e, oltre a ridurre l’inquinamento, può permettere lo scambio dei treni elettrici che provengono da altre località e…entrare nel sistema della futura metropolitana regionale».


«Grande idea, quella del treno delle Dolomiti - conclude Beraldin -, pensare e costruire in piccolo potrebbe essere molto utile. Non ho nessuna autorità di intervento, ma mi aiuta in questa segnalazione l'idea della partecipazione dei cittadini al bene comune». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino