Ex agente assicurativo nei guai: 110mila euro di redditi illeciti nascosti

Ex agente assicurativo nei guai: 110mila euro di redditi illeciti nascosti
BASSANO - La Guardia di finanza di Bassano ha pizzicato un 46enne bassanese, A. Z., ex agente assicurativo, che aveva redditi derivanti da attività illecite per oltre...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
BASSANO - La Guardia di finanza di Bassano ha pizzicato un 46enne bassanese, A. Z., ex agente assicurativo, che aveva redditi derivanti da attività illecite per oltre 110 mila euro. L’estate scorsa l'uomo aveva patteggiato la pena di 1 anno e 6 mesi di reclusione e 1.500 euro di multa (pena sospesa) per aver commesso  truffa, poiché presentandosi quale subagente assicurativo, aveva fatto sottoscrivere a vari clienti della società per la quale lavorava, contratti assicurativi inesistenti, promettendo alle ignare vittime ingenti guadagni e traendole così in errore sulla bontà degli affari. La somma complessivamente distratta ammontava a 500mila euro, accumulata dal 2008 al 2012.


Le fiamme gialle hanno valorizzato il patrimonio informativo di polizia economico-finanziaria acquisito nell’ambito del procedimento penale e, successivamente, ha applicato, per le annualità fiscalmente non prescritte, una norma che prevede la tassazione dei redditi derivanti da attività illecite. Le somme indebitamente “incassate” dall’agente sono state contestate quali guadagni sui quali applicare l’ordinaria tassazione prevista per le persone fisiche. La norma applicata dalla Gdf permette all’amministrazione finanziaria di considerare l’autore del reato, dal quale sia derivato un ingiusto arricchimento, alla stregua del classico “evasore”, imponendo una tassazione basata proprio sulle illecite entrate.

  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino