BASSANO/MONTORSO - Hanno messo in atto la cosiddetta truffa del "lascito ereditario" ma alla fine sono stati scoperti e denunciati dai carabinieri della compagnia di...
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A seguito di indagini durate oltre un anno i militari bassanesi sono riusciti a ricostruire il "modus operandi" che ha visto il 76enne avvicinare, con la scusa di trovare una ditta (in realtà non esistente), una donna bassanese di 88 anni. Durante la breve discussione è giunto sul posto il complice più giovane, che si presenta come avvocato e dice di conoscere l’azienda: a quel punto il più vecchio dei due parla di un generoso lascito ereditario da parte di un anziano che lavorava nell’azienda inventata, da conferire ad associazioni o persone bisognose.
L'anziana si fa abbagliare dalla possibilità di ottenere una somma ingente di denaro per migliorare le proprie condizioni economiche e quindi acconsente alla successiva richiesta, ossia fornire 3 mila euro per le pratiche notarili. La donna preleva così presso la propria filiale il denaro e lo consegna ai due truffatori. Qui si perfeziona l’inganno: alla signora viene richiesto di fermarsi in una tabaccheria per una copia del documento di identità e per alcune marche da bollo, ma mentre procede per tale pratica, i due truffatori si allontanano velocemente con il denaro. L'indagini dei carabinieri ha permesso di individuare i truffatori, ai quali è stato attribuito anche un secondo episodio, avvenuto a Montorso Vicentino, il 6 febbraio 2018, quindi il giorno prima di quello messo a segno a Bassano. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino