Stop alla movida: diffide per chi infrange, premi ai virtuosi

Dopo le 23.30 i gestori dei bar dovranno abbassare la musica
VICENZA - Stop alla musica notturna ad alto volume e alle casse acustiche esterne. Servizio di cortesia per accogliere i clienti in caso di grande afflusso, rispetto degli orari...

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VICENZA - Stop alla musica notturna ad alto volume e alle casse acustiche esterne. Servizio di cortesia per accogliere i clienti in caso di grande afflusso, rispetto degli orari di chiusura, pulizia degli spazi in concessione e diffusione delle bevande analcoliche.

Altolà ai bar fraccassoni. E' arrivato il vademecum del buon esercente. Titolari e gestori sono avvisati: durante l'estate niente movida. In caso di violazione delle regole, scatterà la diffida.
Comune e Confcommercio hanno siglato un accordo valido fino alla fine del 2017 che prevde una sorta di codice di autoregolamentazione destinato non solo a salvaguardare il sonno di chi abita in centro, ma anche a contrastare degrado e risse.
La novità riguarda in particolare i locali aperti oltre le 23.30. A monitorare la situazione ci sarà la polizia locale, che garantirà una presenza più assidua nel salotto cittadino. «L'accordo ha l'obiettivo di tener vivo il centro storico sia per chi lavora e si diverte che per chi ci vive - dichiara Filippo Zanetti, assessore alla semplificazione e innovazione - I pubblici esercizi hanno un ruolo importante nella valorizzazione della città e del patrimonio storico e artistico. Il patto è destinato ai gestori che diffondono musica dopo le 23.30».
In tema di quiete pubblica, ai bar si chiede di contenere l'emissione delle frequenze gravi - i cosiddetti bassi - degli impianti e di non utilizzarli all'esterno dopo le 23.30, salvo deroghe. Un cartello inviterà i clienti ad adottare un comportamento volto a «rispettare la città, i residenti e il patrimonio». Agli operatori che aderiranno all'accordo e che nei primi 6 mesi non riceveranno sanzioni, il comune applicherà uno sconto sul canone di concessione del suolo pubblico. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino