Il vescovo ai colpevoli del dissesto «Ridate i soldi illecitamente sottratti» Quei compensi spropositati ai vertici

VICENZA - «Coloro che sono responsabili di questa situazione devono sentire l'obbligo morale di porre rimedio al dissesto, trovando le modalità concrete per...

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VICENZA - «Coloro che sono responsabili di questa situazione devono sentire l'obbligo morale di porre rimedio al dissesto, trovando le modalità concrete per restituire il denaro illecitamente sottratto e con esso ridare dignità e sicurezza di vita a tante persone che hanno lavorato duramente e onestamente per assicurare un futuro sereno a sè stessi e ai propri cari».


Lo chiede il vescovo di Vicenza, Beniamino Pizziol, dopo l'esito dell'assemblea dell'istituto di credito veneto che nei giorni scorsi ha bocciato la mozione che chiedeva l'avvio di una azione di responsabilità nei confronti dei precedenti vertici. Per il vescovo, «ciò che più è risultato eticamente ingiusto nell'intera faccenda, è che proprio mentre i risparmiatori e lavoratori della banca venivano maggiormente danneggiati, dirigenti e manager ricevevano compensi spropositati, ignorando i crescenti bisogni della solidarietà e della sussidiarietà sociale». Pizziol si rivolge «anche alle autorità politiche ed economiche del Paese, perché intervengano con apposite leggi per impedire il verificarsi di altri fatti così sconvolgenti e perché siano in grado di assicurare la tutela dei risparmiatori e il giusto risarcimento a chi ha perduto praticamente tutto».

 

Non intervenire, sottolinea, «significherebbe rendersi corresponsabili del disfacimento e del degrado di un territorio che storicamente ha contribuito in modo più che significativo allo sviluppo economico dell'intero Paese. Sperare che tutto venga assorbito dal tempo e fingere di non accorgersi della grave situazione creatasi - rileva - è da irresponsabili e risulta moralmente inaccettabile». Allo stesso tempo il prelato chiede agli organismi diocesani «di intraprendere un serio discernimento rispetto al rapporto tra etica e finanza e di verificare i criteri con cui le nostre comunità cristiane e la Diocesi stessa investono i propri risparmi negli istituti bancari».


«La Chiesa vicentina desidera porre un forte richiamo agli uomini e alle donne impegnati nella società perché uniscano le loro energie e competenze e si impegnino a compiere azioni concrete di restituzione e di riequilibrio degli scompensi creatisi. Chiedo a tutti un sussulto di dignità e di onestà e assicuro che anche la Diocesi di Vicenza cercherà di offrire tutta la propria solidarietà e vicinanza per sostenere e accompagnare le persone più colpite da questo disastro finanziario» sottolinea monsignor Pizziol.
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Il Gazzettino