VICENZA - Dopo la pausa pasquale e l'aumentare del tam tam "arrabbiato" sulla prima assemblea della Popolare di Vicenza diventata spa, che ha respinto (visto il...
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Il sindacato bancario Uilca critica le decisioni dell'assemblea dei soci della Popolare di Vicenza che sabato ha bocciato «una mozione per promuovere un'azione di responsabilità nei confronti di amministratori, sindaci e direttori generali, che hanno portato la banca all'attuale situazione». Secondo il segretario nazionale Fulvio Furlan inoltre «disorienta apprendere che siano stati erogati 2,675 milioni di euro di bonus di ingresso una tantum a sei nuovi dirigenti» e critica anche «il livello esorbitante delle retribuzioni destinate ai vertici della banca, presenti e passati, con addirittura un milione di euro a favore dell'ex presidente Giovanni Zonin e di 4 milioni e 600 milioni (due milioni già incassati), tra compensi e buona uscita, all'ex amministratore delegato Samuele Sorato, sotto la guida dei quali la Popolare di Vicenza ha maturato le difficoltà in cui si dibatte attualmente, per cui è indispensabile conseguire un aumento di capitale da 1,75 miliardi di euro e la quotazione in Borsa».
«Più volte la Uilca - si legge - ha sostenuto che crede nelle possibilità di rilancio della banca e chiesto gesti concreti verso questa direzione, proponendo anche alle altre sigle sindacali e all'azienda un patto sociale per costruire insieme un futuro di certezze e valorizzazione dei lavoratori. In questo scenario, i segnali giunti dall'assemblea sono estremamente preoccupanti sulla reale volontà di avviare un percorso nuovo rispetto a un passato che ha prodotto perdite economiche, azioni giudiziarie e dilapidato un patrimonio fondamentale come la fiducia». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino