PopVi, ecco i compensi del 2015: un milione all'ex presidente Zonin

PopVi, ecco i compensi del 2015: un milione all'ex presidente Zonin
VICENZA - Non conoscono crisi i compensi incassati dal vertice della Popolare di Vicenza nel 2015, esercizio chiuso con una perdita di 1,4 miliardi e che ha visto il crollo del...

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VICENZA - Non conoscono crisi i compensi incassati dal vertice della Popolare di Vicenza nel 2015, esercizio chiuso con una perdita di 1,4 miliardi e che ha visto il crollo del valore delle azioni di circa 119 mila soci. L'amministratore delegato, Francesco Iorio, in carica dallo scorso 1 giugno, ha ricevuto 2,678 milioni di euro, di cui 1,8 milioni come bonus d'ingresso una tantum. Il vice direttore generale, Jacopo De Francisco, in carica dal 22 giugno 2015, ha percepito 1,02 milioni di euro, di cui 700 mila come bonus d'ingresso una tantum. L'ex presidente Gianni Zonin ha incassato 1,01 milioni.


Complessivamente - emerge dalla relazione sulla remunerazione - la banca ha pagato 2,675 milioni di euro di bonus d'ingresso una tantum a sei dirigenti, inclusi Iorio e De Francisco, e 5,2 milioni di euro di buonuscita a cinque ex dirigenti. La più consistente, pari a 4 milioni di euro, è stata riconosciuta all'ex amministratore delegato, Samuele Sorato, che ne ha incassati già due e incasserà gli altri due con differimento triennale. Per l'ex a.d, indagato con Zonin per ostacolo all'attività di vigilanza e aggiotaggio, il compenso complessivo del 2015 (si è dimesso il 12 maggio) è stato di 4,6 milioni.

La banca «si è riservata di agire per il recupero» di 4,81 milioni di buonuscite, corrisposte oltre che a Sorato anche agli ex vice direttori generali Emanuele Giustini e Andrea Piazzetta, anche loro sotto indagine. Tra gli emolumenti spiccano quelli dello storico, vicepresidente e braccio destro di Zonin, Marino Breganze (404 mila euro), e dell'ex ragioniere generale dello Stato, Andrea Monorchio (294 mila). Il presidente del collegio sindacale, Giovanni Zamberlan, da moltissimi anni alla guida dell'organo di controllo della banca, ha percepito 180 mila euro.

Il nuovo presidente, Stefano Dolcetta, per il periodo
 che va dal 23 novembre a fine 2015, ha ricevuto poco meno di 120 mila euro. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino