BpVi, 4 impiegati su 10 rischiano il posto: «Governo dia risposte ai veneti»

Elena Donazzan è l'assessore veneto al lavoro
VICENZA - Il Tribunale di Milano si è dichiarato incompetente territorialmente per seguire il filone d'inchiesta su Banca Popolare di Vicenza relativo all'ostacolo...

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VICENZA - Il Tribunale di Milano si è dichiarato incompetente territorialmente per seguire il filone d'inchiesta su Banca Popolare di Vicenza relativo all'ostacolo alla vigilanza della Consob, chiedendo alla Cassazione di decidere chi dovrà proseguire nelle indagini. Nel frattempo è scaduto il termine per il sequestro di 106 milioni di euro verso la stessa BpVi, il suo direttore generale Emanuele Sorato e il vicedirettore Emanuele Giustini. Non solo: 4 dipendenti su 10 dell'istituto bancario, in attesa di certezze sulla continuità dell'azienda, vedono in pericolo il proprio posto di lavoro.


A ricordarlo, in una nota, è l'assessore Veneto al lavoro, Elena Donazzan.  «Una situazione di caos totale - critica l'assessore al lavoro della Regione del Veneto - che rischia di avere ripercussioni drammatiche per i lavoratori della banca, i risparmiatori e le imprese di un territorio come il nostro che ha sempre contribuito a trainare l'economia non solo del Nordest ma dell'Italia intera.  Il Veneto ha una legittima e sacrosanta sete di giustizia e l'auspicio condiviso da tutte le persone per bene e che si arrivi quanto prima ad una soluzione dei problemi, che soddisfi nel modo più esaustivo possibile le istanze di chi, da questa situazione aberrante, ha perso tanto se non tutto», auspica Donazzan. «Il Governo dovrebbe prendere in mano la situazione, dando alla nostra gente le risposte che merita. O forse è una colpa quella di non essere toscani e ancor meno fiorentini? Una colpa degna di essere considerati come l'ultima colonia dell'impero Renzi-Boschi o di non essere considerati proprio? - si chiede Donazzan -. Vorrei ricordare ai 'nostri' che senza il rilancio del tessuto economico minato dalle crisi delle banche venete non vi può essere una reale ripartenza del sistema Italia. Chi ha orecchie per intendere intenda» conclude la referente regionale al lavoro.
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Il Gazzettino