Asiago, uccide i genitori e si strangola, trovati due biglietti con scritto «Maledetti»

Asiago, uccide i genitori e si strangola, trovati due biglietti con scritto «Maledetti»
Due fogli: uno con la scritta «Maledetti» e l'altro, lasciato in un cestino «La pagherete tutti. Dio vi giudicherà. Maledetti». Sono stati...

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Due fogli: uno con la scritta «Maledetti» e l'altro, lasciato in un cestino «La pagherete tutti. Dio vi giudicherà. Maledetti». Sono stati trovati nella villetta di contrada Pennar ad Asiago, dove una coppia di ottantenni e la loro figlia - Silvia Marzaro - sono stati rivenuti morti. I due scritti a penna in stampatello su due foglietti di block notes, avrebbero la grafia della figlia e sono ora al vaglio degli inquirenti così come i cellulari dei tre veneziani, dai quali si potrà risalire alle ultime chiamate. La figlia, Silvia, secondo le ultime notizie, si sarebbe strangolata usando due cinture per accappatoio, la donna sarebbe poi caduta contro lo stipite della porta e lì morta.


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AUTOPSIE ED ESAMI TOSSICOLOGICI
Ma per dire la parola fine su questa triste vicenda i carabinieri attendono i risultati delle autopsie che verranno disposte da oggi, all'ospedale di Vicenza, e soprattutto gli esami tossicologici che dovranno chiarire che farmaci siano stati assunti dai due anziani genitori e dalla figlia, che soffriva di depressione.

Altre due cinture di stoffa, sporche di sangue, sono state rinvenute nel bagno. Un particolare, quest'ultimo, sul quale si stanno interrogando gli inquirenti. L'ipotesi più accreditata è quella del duplice omicidio-suicidio commesso da Silvia, che già lo scorso agosto aveva tentato di togliersi la vita assumendo una dose eccessiva degli psicofarmaci che le vengono prescritti da anni.

QUELLE MACCHIE DI SANGUE
I carabinieri del nucleo investigativo di Vicenza, guidati dal tenente colonnello Giuseppe Bertoli, tengono aperte tutte le ipotesi: al momento non sono previsti altri sopralluoghi ma la casa in Altopiano rimane sotto sequestro: nelle ultime ore è emerso che nella villetta potrebbero arrivare i carabinieri dei Ris di Parma, per far luce sulle macchie di sangue ritrovate, ma questo avverrà solamente dopo l'esito delle autopsie, quando il quadro sarà più chiaro.

PORTA CHIUSA DALL'INTERNO

Non ci sono invece dubbi sul fatto che quanto avvenuto sia riconducibile al nucleo familiare, visto che la porta era chiusa dall'interno con le chiavi inserite nella serratura, al punto che per entrare i vigili del fuoco hanno dovuto sfondare la porta, prima di fare la macabra scoperta. Gli stessi pompieri hanno escluso subito, con le attrezzature idonee, che il decesso potesse essere avvenuto a causa del monossido di carbonio.
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Il Gazzettino