«Ti rompo la bottiglia in testa». Rapina 15enne e si compra la pizza: arrestato

L'extracomunitario arrestato ieri sera
ARZIGNANO - Gli ha detto «ti spacco la bottiglia in testa», per poi rapinarlo di pochi euro e con i soldi si è comperato una pizza. La vicenda,...

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ARZIGNANO - Gli ha detto «ti spacco la bottiglia in testa», per poi rapinarlo di pochi euro e con i soldi si è comperato una pizza. La vicenda, avvenuta nella tarda serata (venerdì) ad Arzignano, alla pizzeria d'asporto "Sandry" di via Lovato, ha visto come protagonista un extracomunitario, Abdoul Fatao Bara, 22 anni, originario del Burkina Faso, in Italia senza fissa dimora, pregiudicato e clandestino. Vittima un ragazzo di 15 anni, M.S., residente del luogo.


Dopo l'allarme, lanciato dalla proprietaria della pizzeria, sul posto sono giunte le pattuglie dei carabinieri della locale stazione e dei vigili urbani, che hanno raccolto le testimonianze sia della vittima che dei testimoni del fatto. E' così emerso che lo straniero, che stazionava tra i locali e il marciapiede antistante l’ingresso, una volta visto il ragazzo intento a pagare gli si è avvicinato, invitandolo a seguirlo fuori dal locale «perché doveva parlargli». L’adolescente, ingenuamente, l'ha seguito: a quel punto lo straniero ha estratto dalla felpa una bottiglia di birra, minacciando di spaccargliela in testa, se non gli avesse consegnato tutto il denaro che aveva nel portafoglio. Intimorito, il 15enne gli ha consegnato i 10 euro che aveva in tasca, utilizzati immediatamente dal rapinatore per pagare una pizza e allontanarsi. Poco prima lo stesso extracomunitario aveva rubato dal frigorifero alcune birre, ma era stato notato.


Una volta ricostruita la vicenda, agenti e poliziotti si sono messi alla ricerca dello straniero, individuandolo poco distante, sempre in centro storico, dove è stato arrestato. Gli accertamenti successivi hanno permesso di documentare, oltre alla rapina, anche il furto delle birre e la ricettazione di un iphone, rinvenuto nel suo zaino e risultato rubato ad una ragazzina, sempre nel centro arzignanese, nella stessa serata. Bara è stato rinchiuso in carcere di Vicenza, in attesa del processo con rito direttissimo che si è tenuto oggi in Tribunale, dove l’arresto è stato convalidato e l’imputato sottoposto ad obbligo di firma a Carmignano di Brenta (Padova) e divieto di ritorno ad Arzignano. Il processo è stato rinviato al 28 novembre prossimo. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino