ARZIGNANO - Oltre 400 uccelli di piccola taglia appartenenti a specie protette e particolarmente protette, costituiti per la maggior parte da fringuelli, passere e...
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Tutto il materiale trovato è stato sottoposto a sequestro penale ed è stata trasmessa denuncia all'autorità giudiziaria. I reati contestati all'uomo, conosciuto come bracconiere, in quanto già noto agli agenti per precedenti analoghi, sono diversi e vanno dall'uccellagione all'uso di mezzi vietati per la cattura di fauna selvatica, dalla cattura e detenzione di specie protette a quella di specie particolarmente protette. La mole delle catture fa ritenere che la fauna catturata fosse destinata al commercio abusivo.
L'operazione è scattata nei giorni scorsi, durante un pattugliamento sulle colline di Arzignano: un agente provinciale del distaccamento di Montecchio Maggiore ha udito il richiamo tipico emesso da un apparecchio elettroacustico utilizzato per attirare gli uccelli migratori che ha portato ad individuare all'interno di un'area recintata un vero e proprio impianto di uccellagione in attività, costituito da una rete verticale delle dimensioni di 18 x 4,5 metri. Nei pressi della rete erano stati collocati anche vari richiami vivi di specie protette e nella rete stessa erano presenti alcuni uccelli impigliati. Gli accertamenti degli agenti hanno portato ad identificare immediatamente il responsabile, il 65enne per l'appunto, il quale si faceva aiutare dalla moglie. Successivamente è stata rinvenuta anche la cella frigorifera.
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Il Gazzettino