VALBRENTA. Approda in tv il documentario sull’emigrazione dalla Valbrenta al Canada, una storia analoga a quella vissuta da milioni di veneti nei secoli scorsi, raccontata...
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La storia di Angelo Conte, bisnonno del regista Moruzzi, di Valstagna, emigrato in Canada nel 1913, è affiorata dalle lettere dimenticate in un cassetto. Angelo lasciò la Valbrenta per cercare lavoro all’estero, con la valigia di cartone ed uno struggente legame con la sua terra e l’amata moglie Anna, incinta di sette mesi. Un’avventura oltre oceano, in un altro mondo, lontano dagli affetti familiari, durata lo spazio di trenta mesi: nell’ottobre del 1915, infatti, i suoi sogni si spensero durante la costruzione del Connaught Tunnel, la galleria più lunga del Nord America, dove trovò la morte.
Una storia, quella di Angelo, che racconta l’esperienza vissuta dalla maggior parte dei migranti, i tanti problemi incontrati lontano dal proprio paese e dalla famiglia, l’inserimento in nuove realtà, le difficoltà con la lingua, la lotta per trovare un posto di lavoro. E la dolorosa conclusione in una tomba oltreoceano dove non poter portare un fiore.
Moruzzi, raccontando la storia drammatica del bisnonno Angelo, ha ripercorso anche le vicissitudini di tanti emigranti italiani e del mondo, di ieri e di oggi, un fenomeno di estrema e drammatica attualità, costretti a lasciare il proprio paese e le proprie famiglie, alla ricerca di un’esistenza migliore. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino