4500 km in moto, Andrea e Rocco in tour per i ragazzi del villaggio Sos

Abbiamo chiuso il cerchio", hanno raccontato Andrea e Rocco al termine del viaggio
VICENZA - «Abbiamo chiuso il cerchio». Quasi 4.500 km in 15 giorni dalla Pianura Padana alla Sicilia. Si è concluso il viaggio in moto di Andrea Savio e...

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VICENZA - «Abbiamo chiuso il cerchio». Quasi 4.500 km in 15 giorni dalla Pianura Padana alla Sicilia. Si è concluso il viaggio in moto di Andrea Savio e Rocco Della Valle. Un viaggio della solidarietà per parlare del Villaggio Sos di Vicenza e raccogliere fondi da destinarare alla struttura che accoglie i bambini sfortunati, quelli che hanno alle spalle famiglie in difficoltà. Dalle colline toscane al Gran Sasso, dalla costiera amalfitana alla valle di Noto, dalla Lucania alle Murge, i due motociclisti hanno attraversato in lungo e in largo lo stivale, incontrando le persone del posto e visitando luoghi incantati. Il pernottamento era l'ultimo dei loro problemi. «Dormiremo dove capita», avevano annunciato. E così è stato.


Su e giù per lo Stivale, tra fatiche e imprevisti
Nel parco nazionale della Sila, per esempio, hanno allestito la tenda al buio, in mezzo a un bosco. «Eravamo così cotti che abbiamo dormito come sassi», raccontano. Quel giorno avevano percorso 400 chilometri partendo dalla Basilicata. Non sono mancati gli imprevisti. E' successo il 28 agosto in Sicilia. «La freccia di una moto, a causa di una caduta durante una manovra da ferma su una stradina in forte pendenza, si era spezzata. L'abbiamo riparata con il nastro adesivo e una piastra di supporto di una valigia laterale rotta».

Il tour ha consentito ad Andrea e Rocco di assaggiare le specialità italiane come la pizza napoletana, la granita e gli arancini di Sicilia, il formaggio percorino di Campo Imperatore. Il rientro è avvenuto il 31 agosto da San Gimignano. «Le belle vedute ci hanno ossigenato - concludono i protagonisti - Quando si vede casa, cala le tensione e la stanchezza mostra il meglio di sé. La calda e afosa Pianura Padana ha reso difficili gli ultimi km. Abbiamo chiuso il cerchio. Grazie a Dio siamo tornati sani e salvi. L'esperienza del magnifico viaggio ci ha fatto crescere e spero migliorare». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino