Anche nel '700 tanti scontri sui lavori per il Ponte: Tassotti ristampa l'opera che difese il progettista Ferracina

Anche nel '700 tanti scontri sui lavori per il Ponte: Tassotti ristampa l'opera che difese il progettista Ferracina
BASSANO - In tempi di rifacimento, o di super ristrutturazione del Ponte Vecchio, l'idea dell'editore più legato alla tradizione imprenditoriale e creativa...

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BASSANO - In tempi di rifacimento, o di super ristrutturazione del Ponte Vecchio, l'idea dell'editore più legato alla tradizione imprenditoriale e creativa bassanese, Giorgio Tassotti, riscopre l'ingegnere e inventore Bartolomeo Ferracina di Solagna, grande ideatore di opere meccaniche e ingegnosi mega orologi della Serenissima, ristampando l'anastatica del volume: “Vita e Macchine di Bartolomeo Ferracina colla storia del Ponte di Bassano”.


Ferracina, le sue macchine, Tassotti e il libro del 1754

Oggi si discute molto dell'intervento sul Ponte degli Alpini, manufatto celebre per la "mano" palladiana, con un contrasto di idee e di differenti valutazioni venuto a galla più volte nelle cronache. Proprio da questo scenario di discussione e dialogo è nato il progetto editoriale della Casa Editrice Tassotti che ha riscoperto l'opera edita nel 1754 e allora curata dallo storico Francesco Memmo, ed edita per la prima volta dalla stamperia Remondini, grande tipografia ed editrice del '700 europeo, con sede nel cuore della città di Bassano, della quale tra l'altro Giorgio Tassotti, avendo riscoperto e ristampato le carte decorative e altre opere editoriali, è un po' il continuatore.

Anche il Ferracina (Solagna, 1692-1770), infatti, venne all’epoca incaricato, dopo la rovinosa “brentana” dell’agosto del 1748, di ricostruire interamente il Ponte. Il suo incarico ed il suo progetto definitivo vennero messi in discussione per molti mesi da altri tecnici locali; ma nel settembre del 1751, appena due anni dopo, il ponte rifatto venne inaugurato.Le difese di Bartolomeo Ferracina e del suo operato vennero prese dal Memmo, che nel 1754 le riassunse felicemente nel volume nel quale – oltre alla storia del Ponte – Memmo dedicò ampio spazio ad annotazioni riguardanti la città di Bassano.


La copia anastatica è illustrata con 3 tavole acqueforti di Filippo Ricci: “macchina idraulica”, “macchina battipali” e “Ponte di Bassano”; in prefazione si trovano testi del giornalista Giandomenico Cortese, di Angelo Nardini, presidente della ditta Bortolo Nardini e di Fernando Rigon Forte, direttore dei Musei Civici di Bassano dal 1976 al 1983. La riedizione viene presentata sabato 30 gennaio al Museo Civico di Bassano con l’Associazione Amici dei Musei. E proprio Rigon sarà presente in qualità di relatore. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino