«Alta Velocità opera devastante» Riparte la contestazione ai tre lotti «Interessi sull'affare stazione Fiera»

Una delle ultime assemblee organizzate a Vicenza contro il Tav
VICENZA - "Ribadiamo la nostra contrarietà". L'avevano annunciata e ora sono pronti a metterla in atto. Riparte la mobilitazione contro l'Alta velocità. ...

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VICENZA - "Ribadiamo la nostra contrarietà". L'avevano annunciata e ora sono pronti a metterla in atto. Riparte la mobilitazione contro l'Alta velocità.




Dopo mesi di silenzio, ambientalisti, comitato popolare dei Ferrovieri, comitato popolare cittadini Vicenza est e altre associazioni riaprono le ostilità contro quella che definiscono "un'opera devastante per l'intero territorio". Il 12 novembre, alle 20.30, nella circoscrizione 7 di via Vaccari è in programma un'assemblea pubblica sulla questione Tav.



Una questione in evoluzione anche alla luce delle recenti novità emerse da Roma. Prima fra tutte, il rinvio al prossimo anno del progetto definitivo in attesa di approfondimenti e verifiche su costi e benefici.



Uno slittamento che, se da una parte è stato accolto con favore dal fronte contrario al treno veloce, dall'altro ha messo quest'ultimo sul chi va là. "Mentre l'idea della stazione in tribunale sta andando verso il tramonto, quella della Fiera rischia di rimanere viva più che mai. E' l'unico motivo per cui gli industriali berici sostengono l'Alta velocità. In caso contrario verrebbero meno le ragioni speculative".



Parole dure che la dicono lunga sulla tensione che si respira in città dopo la conferma del sindaco Achille Variati che l'infrastruttura sarà suddivisa in tre lotti. Il primo da Verona al bivio Vicenza, il secondo lungo il capoluogo berico e il terzo da Vicenza a Padova. "Il rischio è che si apra un cantiere in un punto della tratta senza avere in mente la progettualità e senza avere i soldi per finire l'opera - ammettono i responsabili del comitato dei Ferrovieri -. Per il momento sono a disposizione solo i milioni dello 'sblocca-Italia' che non bastano neanche per un chilometro e mezzo di Tav. Tutto il resto è aria fritta. Di fronte a uno scenario del genere, crediamo sia importante riprendere la discussione e la mobilitazione utilizzando il tempo a disposizione".



Nel dibattito si inseriscono i grillini i quali, con la consigliera comunale Liliana Zaltron, fanno sapere che il movimento "si batterà imperterrito contro un'opera devastante sotto ogni profilo, sia economico che ambientale".



La stessa Zaltron accende i riflettori sui costi: "Il sindaco Achille Variati ha detto che, grazie allo 'sblocca Italia', sono disponibili 1,8 milioni di euro e, per il 2018, sono pronti altri 1,4 milioni. Dove verranno presi questi ultimi?". Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino