Allarme furti nelle fattorie: «Rubano bestiame, attrezzi e grondaie»

Da sinistra Michele Negretto, Umberto Guidato ed Enrico Pizzolo
VICENZA - Rubano di tutto, dalle motoseghe al bestiame. Allarme furti nelle aziende agricole del territorio. A lanciarlo sono Michele Negretto ed Enrico Pizzolo, rispettivamente...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
VICENZA - Rubano di tutto, dalle motoseghe al bestiame. Allarme furti nelle aziende agricole del territorio. A lanciarlo sono Michele Negretto ed Enrico Pizzolo, rispettivamente presidente e vice di Confagricoltura Vicenza, che il 23 febbraio hanno incontrato il nuovo prefetto Umberto Guidato. «Chiediamo che si affronti la situazione con attenzione per tutelare le eccellenze locali, motore economico del territorio», ha detto Negretto.


Oltre alla crisi, al calo dei prezzi dei prodotti e alla concorrenza dei paesi emergenti, le aziende beriche sono costrette a fare i conti con un problema che sta registrando una preoccupante escalation. «Nelle ultime 2 settimane a Lonigo sono stati portati via pannelli fotovoltaici, mentre in altre fattorie, appena ristrutturate, sono sparite le grondaie nuove di zecca in rame", ha denunciato ancora Negretto. Per gli agricoltori i raid sono un flagello. Al danno economico si aggiunge infatti rischio di aggressione da parte dei ladri, che colpiscono soprattutto di notte. In alcuni casi sottraggono decespugliatori, flessibili, trapani, trattori, in altri addirittura bestiame, gasolio e fitofarmaci.

Con il prefetto i vertici dell'associazione hanno parlato inoltre di Pfas: «Se chiudono i pozzi, non sapremo come reperire l'acqua - ha concluso Pizzolo - Gli acquedotti non sono sufficientemente tarati per grandi portate. E l'acquisto di filtri è costoso. Non è giusto che siamo noi a fare le spese della malagestione del territorio».
  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino