«Fidatevi, l'amante salva la coppia» Zaltron alle fan: dimenticate i ricordi Sammy in platea:«Qui per imparare»

Alessandro Zaltron
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BASSANO - C’è poco da fare: uomini e donne non sono fatti per stare insieme. Parola di Alessandro Zaltron, professione “amorologo”, giornalista e scrittore che da ben quindici anni parla, ascolta e scrive di sentimenti. Alla libreria La Bassanese ha parlato di amore, sentimenti, tradimenti, sesso e coppie. In platea anche un interessato Sammy Basso che però, di fronte a questi temi, si è divertito ma pur essendo ormai abituato a parlare a vaste platee, non si è voluto esprimere: «Preferisco restare ad ascoltare e dire la mia su argomenti meno imbarazzanti» ha detto con un sorriso ironico il giovane di Tezze sul Brenta, divenuto un emblema della ricerca scientifica sulle malattie rarissime come quella che ha lui, la progeria.


L'incontro senza censura di Alessandro Zaltron

La fine drammatica di una relazione è la scintilla che, dopo le dovute dosi di ossessione e disperazione, ha portato Zaltron a studiare il fenomeno amore, alla ricerca, se non di una soluzione, quantomeno di un chiarimento. «Ho capito così che tutte le storie d’amore sono uguali. O meglio, tutte seguono lo stesso schema, dalla conoscenza, all’innamoramento, sino all’inevitabile crisi finale e ai suoi infiniti strascichi. E non chiamatemi cinico. La mia tesi è avvalorata, oltre che da migliaia di cuori infranti, dalla statistica e dai suoi incontestabili dati. Ogni 3,7 minuti, in Italia, una coppia scoppia. Lo dice l’Istat in relazione a una ricerca del 2010 e sono pronto a scommettere che negli ultimi anni le cose non siano migliorate». 

«Che dire quindi? - continua lo "specialista" dei sentimenti -. Se proprio ci tenete, fatevi del male, ma almeno fatelo con coscienza. La realtà è che forse, al giorno d’oggi, parlare di coppie tradizionali, matrimoni, convivenze o qualunque altra forma di relazione codificata, non ha più molto senso. Incasellare i sentimenti non si può e basta guardarsi in giro per capirlo, immersi come siamo in storie complicate, tradimenti, scambi di coppia e sex toys di design. La mia impressione da osservatore, da curioso autorizzato dall’alibi della penna, è che si tenda troppo spesso ad agire per stereotipi. Fidanzamento, matrimonio, figli. E poi magari anche amante, crisi e divorzio. Ma questo agire per modelli rende terribilmente infelici. E allora lasciate perdere. Fate quel che volete, ma siate felici».

«Sapete cosa permette alla maggior parte dei matrimoni di restare in piedi? Gli amanti. Credo davvero che dovrebbero essere passati dai Servizi sociali, come gli assegni familiari. Un amante permette al traditore di sfogare desideri e frustrazioni represse, per poi tornare al partner ufficiale con rinnovata freschezza. Un balsamo per relazioni stanche, monotone e un po’ spente, insomma. Se non fosse che, troppo spesso, l’amante di turno cade nell’errore di considerare la propria condizione come transitoria. Ma bisogna farsene una ragione, chi cerca un’amante non vuole un’altra moglie o un altro marito. Quelli ce li ha già».

«C’è da dire, comunque, che oggi intrecciare relazioni è diventato più semplice. Grazie alla tecnologia e ai social network è più facile conoscere, corteggiare e anche scaricare qualcuno e cancellarlo definitivamente dal cerchio delle proprie conoscenze. Facebook è uno strumento eccezionale in questo senso. Fino a quando non ci mettiamo in testa di utilizzarlo per andare a scovare i nostri amori giovanili. Delusione e imbarazzo nel migliore dei casi, quando scopri che la moretta del terzo banco non ha più niente a che spartire con quella avvenente fanciulla che popolava i tuoi sogni. Commiserazione e scoramento, quando scopri che la più bella e intelligente della classe ha sposato un buzzurro di cui va anche fiera o passa le sue giornate a postare video virali di gattini sull’altalena. Fidatevi di me, allora. I ricordi, devono restare tali. Guai a metterli alla prova del tempo presente».


Nonostante la certezza dell’incompatibilità tra uomini e donne, resta la voglia di capirne di più. A dimostrarlo la grande partecipazione alla presentazione, per "Incontri senza censura", di Cronache Sentimentali, l’ultimo libro di Zaltron, tenutasi ieri sera alla galleria della libreria Bassanese. In platea tra le fan più agguerrite e gli estimatori dello scrittore, come detto c’era anche Sammy Basso «Sono qui per imparare», ha detto timidamente.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino