Acque minerali, multinazionale in pole ma il gruppo Montecristo rilancia

Stabilimento acque Recoaro
RECOARO TERME – (Vb) In un prossimo incontro in Confindustria il gruppo Nestlè-San Pellegrino dovrebbe sciogliere i nodi sulla cessione dello stabilimento di...

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RECOARO TERME – (Vb) In un prossimo incontro in Confindustria il gruppo Nestlè-San Pellegrino dovrebbe sciogliere i nodi sulla cessione dello stabilimento di imbottigliamento delle acque Recoaro. In pole position per l’acquisizione sembra esserci la multinazionale olandese Refresco. Il gruppo Nestlè pare intenzionato a mantenere la proprietà delle bibite (Gingerino e Acqua Brillante) che potrebbero essere prodotte in conto terzi, sempre a Recoaro.


Intanto sul fronte della disputa per le acque minerali c’è una novità positiva per i lavoratori della Recoaro: oggi, 29 luglio, a Venezia i vertici del gruppo Montecristo illustreranno al sindaco Giovanni Ceola, ai rappresentati della Regione e ai sindacati la proposta presentata nei giorni scorsi alla San Pellegrino per acquisire la Recoaro. Il gruppo Montecristo, sorto nel 2011 a Lucca, è considerato una delle società italiane più attive in Italia nel settore delle acque minerali e dal 2014 è presente nel Vicentino per l’acquisizione del 55% delle Fonti di Posina. È un gruppo in espansione che recentemente ha acquistato l’acqua San Bernardo proprio dalla Nestlè-San Pellegrino. Come riferito dal Giornale di Vicenza, stando a fonti del gruppo Montecristo la proposta alla Nestlè-San Pellegrino “non è stata ritenuta valida, nonostante l’interesse del marchio da parte del nostro Gruppo”. L’interesse per acquisire la Recoaro  sembra concreto da parte della Montecristo che illustrando oggi a Venezia l’offerta chiede un aiuto da parte delle istituzioni.
 
 
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Il Gazzettino