VALBRENTA. «Una scelta consapevole per il futuro» è lo slogan scelto dai 5 sindaci della Valbrenta per promuovere il progetto di fusione in un unico ente dei...
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Una data storica non solo per la Valbrenta, ma per ben 26 comuni, chiamati ad una decisione fondamentale per il loro futuro sulla possibile fusione con altri enti limitrofi e dare vita a 10 nuove realtà comunali. Tra queste, la fusione più significativa riguarda proprio la valle del Brenta dove sono cinque i comuni interessati al progetto: Campolongo sul Brenta, Cismon del Grappa, San Nazario, Solagna e Valstagna che, in caso di esito positivo della consultazione referendaria, daranno vita al nuovo comune denominato Valbrenta.
Per consentire ai cittadini chiamati ad esprimersi nel referendum una scelta consapevole, le amministrazioni coinvolte hanno elaborato una serie di strumenti per aiutare l'elettore ad arrivare preparato all'appuntamento del prossimo 16 dicembre. Già da qualche settimana è on line un sito web dedicato (www.fusionevalbrenta.it ) nel quale sono riportate tutte le informazioni utili a comprendere il significato e le modalità della fusione: progetto, iter svolto fino ad oggi, numeri della fusione, i vantaggi sia in termini di costi che di servizi. Inoltre un lungo elenco di domande e relative risposte per aiutare i cittadini ad orientarsi tra i dubbi emersi in questa fase di preparazione. E’ stata anche predisposta una brochure, stampata in 3500 copie che, nei prossimi giorni, arriverà nelle case di tutte le famiglie della Valbrenta per informarle sul voto, su che cosa saranno chiamati a scegliere e le conseguenze che la loro decisione potrà avere sul futuro di un intero territorio.
L'associazione 'Fioi dea Valbrenta', da sempre operante per la nascita di un comune unico in Valle, organizzerà un ciclo di incontri pubblici in tutti i comuni interessati alla fusione, cui hanno già assicurato la loro presenza numerosi esponenti politici pronti a spiegare i vantaggi della fusione.
Aggiornamenti su iniziative ed incontri pubblici, sono disponibili sul sito.
La decisione passa quindi agli elettori chiamati nel referendum a decidere il futuro della Valbrenta.
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Il Gazzettino