Vittime abusi in Italia diffidano la Cei, la giornata di preghiera del 21 ha poco senso a Savona

Vittime abusi in Italia diffidano la Cei, la giornata di preghiera del 21 ha poco senso a Savona
Città del Vaticano – La Cei aderisce alla giornata europea per la protezione dei minori abusati istituita dal Consiglio d'Europa (di cui il Vaticano non fa parte...

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Città del Vaticano – La Cei aderisce alla giornata europea per la protezione dei minori abusati istituita dal Consiglio d'Europa (di cui il Vaticano non fa parte e nemmeno riconosce la Convenzione di Istanbul sulle violenze femminili), annunciando che il prossimo 21 novembre pregherà in tutte le diocesi per le vittime dei preti pedofili. Ma l'iniziativa non è piaciuta alla associazione Rete l'Abuso, fondata da una vittima di un prete di Savona che ha formalmente diffidato la Cei dal farlo.

«Con la presente comunicazione (inviata tramite Pec ndr), l’Associazione, a nome degli allora minori, rimasti vittima dei sacerdoti savonesi Giorgio Barbacini, Nello Giraudo, Pietro Pinetto nonché del coadiutore parrocchiale Franco Briano, respingono sollecitamente le preghiere di un vescovo e di una comunità cattolica che non ha mai neppure accennato al pentimento, offerto riparazione o qualunque sorta di aiuto o sostegno, mostrandosi ogni volta invece irritata dalle richieste di giustizia delle vittime che con coraggio si sono mostrate» si legge nella lettera che prosegue sottolineando come le vittime, con un intento di pacificazione abbiano bussato alle porte della diocesi, al momento dell'insediamento del nuovo vescovo, per invitarlo a chiudere il capitolo, ma hanno trovato le porte sbarrate. 

La Cei in un comunicato aveva annunciato di avere aderito alla giornata mondiale a livello nazionale, con preghiere in tutte le parrocchie per le vittime il 21 novembre.

«Dimenticano però che la fede senza le opere è morta» hanno riferito le vittime savonesi citando un passo del Vangelo e chiedendo nuovamente a Papa Francesco e al Vaticano di fare pressioni perché anche in Italia i vescovi scelgano di aprire una indagine a livello nazionale sul fenomeno degli abusi e affidarlo ad una commissione indipendente, come ha fatto la Francia e come si appresta a fare il Portogallo. 

Ieri mattina, in Vaticano, il Papa ha ricevuto il vescovo di Piazza Armerina, Rosario Gisana nella cui diocesi un suo sacerdote è al centro di un processo civile, (aperto grazie alla squadra mobile di Enna). Tra gli atti del processo vi sono alcune intercettazioni che farebbero intuire come Gisana abbia “insabbiato” il caso, trasferendo il prete in una parrocchia del Nord Italia con l'avallo delle autorità vaticane. 

 


 

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Il Gazzettino