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(Adnkronos) - "Il vaccino anti Covid di Johnson & Johnson", sospeso negli Stati Uniti dopo alcuni casi di trombosi gravi, "è basato sugli stessi principi di quello di AstraZeneca. E' verosimile che i rarissimi eventi avversi, che sono stati evidenziati per i due prodotti, siano riconducibili allo stesso meccanismo. Con una stessa ipotesi di origine autoimmune. I dati disponibili sembrano infatti indicare l'esistenza di una reazione autoimmunitaria". Lo spiega all'Adnkronos Salute, Andrea Cossarizza, docente di Patologia generale e Immunologia all'università degli Studi di Modena e Reggio Emilia commentando lo stop al vaccino negli Usa.
"Si tratta - spiega Cossarizza - di eventi estremamente rari: negli Usa sono riportati sei casi, di cui uno mortale e uno grave, su poco meno di 7 milioni di vaccinazioni.
L'immunologo ricorda che su J&J, al momento, non ci sono analisi pubblicate mentre per AstraZeneca sono usciti due importanti lavori, il 9 aprile sul New England Journal of Medicine, "che mostrano la presenza di anticorpi anti PF4, molecole presenti nelle piastrine, simili a quelli visti in rari pazienti dopo il trattamento con eparina. Il meccanismo patogenetico di Astrazeneca, dunque, è stato in parte già identificato".
Gli elementi comuni tra i casi, comunque, ci sono. "Sono tutte donne, in buona salute, della stessa fascia di età. E nelle donne, per motivi anche legati agli ormoni e al genere, c'è una predisposizione maggiore a sviluppare malattie autoimmuni", conclude l'immunologo che, considerando i numeri e la rarità dei casi, evidenzia come l'individuazione di questi rarissimi eventi avversi dimostri "che il sistema di farmacovigilanza sia efficiente, in Europa come negli Usa".
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