Per il ponte del weekend 10 milioni di italiani in viaggio: rifiatano le città d'arte

Per il ponte del weekend 10 milioni di italiani in viaggio: rifiatano le città d'arte
L'apertura pre natalizia costituisce una vera boccata d'aria per il settore del turismo, tra i colpiti più dalla crisi, e con il ponte del weekend saranno ben 10...

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L'apertura pre natalizia costituisce una vera boccata d'aria per il settore del turismo, tra i colpiti più dalla crisi, e con il ponte del weekend saranno ben 10 milioni gli italiani in viaggio. Stando alle previsioni di Federalberghi il Ponte del 1 novembre si prepara infatti a dare un pò di sospirata «linfa» alle città d'arte quasi sempre in ginocchio da questo punto di vista dal tristemente famoso marzo 2020. Secondo la federazione degli albergatori saranno per la precisione 10 milioni e 535 mila gli italiani (tra maggiorenni e minorenni) che si metteranno in viaggio in occasione del ponte di Ognissanti, il 90,5% resterà nel Belpaese e stavolta non correranno a rosolarsi in spiaggia ma premieranno in primis le località d'arte (27,7%), poi la montagna (22,5%) e infine il mare (20,5%). Per chi andrà all'estero, le mete più ambite saranno le grandi capitali europee (63,0%). La spesa media, comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti, si attesterà sui 388 euro a persona (363 euro in Italia e 558 all'estero). Il giro di affari complessivo si attesterà su circa 3,16 miliardi di euro. «L'emozione per il viaggio sta tornando a farsi sentire. Gli italiani hanno scelto il ponte di Ognissanti per rompere gli indugi e ricacciare indietro la paura del contagio, grazie alla maggior sicurezza acquisita dall'alta percentuale di vaccinati» dice il presidente degli albergatori Bernabò Bocca.

 

«E se il buongiorno si vede dal mattino - aggiunge - il fatto che oltre dieci milioni di nostri connazionali abbiano deciso di dedicarsi un periodo di vacanza, di impegnare tempo e denaro in questa impresa, questo non può che essere un segnale di luce, insomma di grande ripresa. Anche se non possiamo ancora dire di essere fuori dal tunnel. È un'impennata positiva dovuta al movimento degli italiani. Con il decreto reso ufficiale nel Cdm di ieri, gli alberghi si preparano a costruire il futuro per il 2022, auspicando che il turismo straniero torni ad essere centrale». «Quello che traspare dai nostri dati - prosegue il presidente di Federalberghi - è che si ha forte il desiderio di tornare alla tradizione senza lasciare l'Italia ma anzi, immergendosi nello splendore delle nostre città d'arte, ovvero quelle che risultano essere le destinazioni prescelte dalla maggioranza dei viaggiatori. Il che significa dare linfa a località prestigiose e celebratissime del nostro Paese che tuttavia hanno patito e stanno ancora patendo gli effetti più devastanti della pandemia». Sempre a una città d'arte arriva il riconoscimento della Bibbia dei viaggi Lonely Planet che, seppur un pò avara quest'anno con l'Italia, inserisce Firenze tra le mete del tradizionale Best in Travel.

 

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Il Gazzettino