Daria Martelli, scrittrice, drammaturga e storica, ritorna in libreria con "Scrittrice o scrittore? Una ricerca di genere sulla creatività letteraria" (Cleup). Il saggio, che ha...
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La nuova ricerca verte sulla creatività, quella letteraria, toccando vari argomenti, ricorrendo alle testimonianze dirette degli scrittori e delle scrittrici: ne risulta una specie di stimolante conversazione con Marcel Proust, Italo Calvino, Denis Diderot, Virginia Woolf, Marguerite Yourcenar, Grazia Livi e altri. Daria Martelli tratta degli scrittori e delle scrittrici, e della diversa condizione di queste ultime e delle difficoltà di genere che hanno incontrato. Una secolare diversità, che Virginia Woolf ha espresso, come ricorda l'autrice stessa, nell'apologo della sorella di Shakespeare, «dotata e ambiziosa quanto lui, ma al contrario di lui destinata a un tragico esito delle sue aspirazioni e della sua vita». Il titolo del saggio, allude ironicamente alle connotazioni spregiative che fino ad anni recenti aveva il termine stesso di scrittrice: per questo esse volevano essere chiamate scrittori e, per esempio, Oriana Fallaci, morta nel 2006, volle che il termine maschile fosse scritto sulla sua lapide. «Questo uso - annota Daria Martelli - richiama lo pseudonimo maschile che, per evitare la svalutazione delle loro opere, assumevano le scrittrici tra Ottocento e Novecento, come George Sand o George Eliot, e che era rimpianto, alla fine del secolo scorso, da Susanna Tamaro». «Il saggio - aggiunge l'autrice - entra nel dibattito su somiglianze e differenze della produzione letteraria femminile rispetto a quella maschile e sull'androginia psichica che, secondo Virginia Woolf, è la condizione specifica della mente creativa». E appunto l'androginia viene rappresentata nell'immagine emblematica della copertina, cioè la scultura "I segreti dell'anima" di Romeo Sandrin.
La condizione storico-sociale delle scrittrici, poi, è indagata tra passato e presente. L'autrice passa in rassegna la misoginia della cultura dotta, che si è appuntata con particolare aggressività sulla creatività femminile e raccoglie testimonianze di scrittrici rese in tempi recenti, anche in interviste stese dalla stessa Martelli come collaboratrice de Il Gazzettino. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino