Comic book festival: Treviso diventa a fumetti

Le vetrine colorate in città
TREVISO - Fumetto e illustrazione hanno trovato casa a Treviso: lo sanno bene gli appassionati e non solo, che attendono ogni anno la fine di settembre per il TCBF, ossia il...

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TREVISO - Fumetto e illustrazione hanno trovato casa a Treviso: lo sanno bene gli appassionati e non solo, che attendono ogni anno la fine di settembre per il TCBF, ossia il Treviso Comic Book Festival, fiore all’occhiello del capoluogo della Marca. La rassegna, arrivata all’11a edizione, si struttura come un festival diffuso che coinvolge tutta la città mettendo sul piatto 20 mostre di tavole originali in diverse location del centro storico, 3 eventi di musica e live painting, 10 workshop di fumetto dalle basi ai livelli avanzati, un'area autoproduzioni, incontri con oltre 60 autori (20 dei quali dall’estero), performance e una mostra mercato con 40 espositori. Il tutto in quattro intensissimi giorni, dal 24 al 28 settembre, con una ricca anteprima domani.


«Lo stretto rapporto con Treviso è uno dei tratti distintivi della manifestazione - spiegano gli organizzatori, Alberto "Alpo" Polita e Nicola Ferrarese - la cui peculiarità è quella di mettere in rete tutte le anime culturali della città, allargando i confini al design, alla grafica, alla musica e al cinema, e di portare l’arte dei fumetti e dell’illustrazione anche al di fuori dai classici spazi espositivi museali ad invadere locali, librerie, gallerie private e atelier».

Emblematiche in questo senso le due iniziative 100vetrine e Toy Street. La prima vede fumettisti e illustratori impegnati a decorare le vetrine dei negozi del centro restituendo alla città lo storico appellativo di "Urbs picta"; la seconda è una riedizione della celebre Toy night, serata-evento dedicata alla decorazione di pupazzi, che quest’anno occuperà una strada della città, via Pescatori, con fumettisti, illustratori e designer a mostrare la propria abilità davanti al pubblico, dal vivo.

Sul fronte delle mostre l’offerta è di alto livello. Si va da "Quadradinhos - sguardi sul fumetto portoghese" che raccoglie le tavole di 15 fumettisti lusitani - quattro dei quali ospiti a Treviso - nei locali di Fondazione Benetton, a "Yo soy Joan Cornellà", prima mostra in Italia del caustico autore catalano che vanta più di un milione di fan su Facebook, a Treviso per presentare la versione italiana del suo best-seller "Mox Nox" (Ca’ dei Ricchi). A Ca’ Robegan spazio ad "Amazing Cammo", personale di Giuseppe Camuncoli, prolifico artista reggiano che ha sfondato negli States dove si dedica ai supereroi, ma il suo talento è a 360 gradi come testimoniano l’adattamento a fumetti del romanzo di Ligabue "La neve se ne frega" e il romanzo grafico "Il vangelo del Coyote" scritto da Gianluca Morozzi. Allo Spazio Paraggi farà tappa "Attention, work!" esposizione itinerante curata da Stripburger, storica rivista di Lubiana, che porta in giro 140 lavori di 50 artisti provenienti da 12 Paesi. A Ca’ da Noal Roberto Baldazzini, uno dei maggiori fumettisti italiani contemporanei, esporrà le tavole dell’ultimo lavoro sulla Resistenza: "L'Inverno di Diego".

Spazio anche a tanti giovani: stranieri come l'inglese Luke Pearson (astro nascente del fumetto britannico) o la francese Yatùù e lo spagnolo Alberto Madrigal, o italiani come Bianca Bagnarelli (volata dall'autoproduzione Delebile alla Nobrow in Inghilterra), Matteo Farinella ("neurologo" del fumetto che si divide tra le due professioni), Andrea Settimo (padovano pubblicato in Francia), Cristina Spanò, romana che vive e pubblica a Barcellona, Lucia Biagi, torinese che presenta il suo nuovo fumetto "Punto di fuga".


L’aperitivo del TCBF come detto è domani, con l’inaugurazione della prima mostra, "Moon pride", tributo collettivo di oltre 90 artisti a "Sailor Moon", la combattente che veste alla marinara, nel ventennale della sua prima apparizione in Giappone. La mostra si tiene da Ikiya, il negozio giapponese di Treviso. In serata in piazzetta Monte di Pietà la "Notte di Fuochi Fatui", in collaborazione col festival di Feltre. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino