Protesi con realtà aumentata al Negrar di Verona: così la tecnologia entra nelle sale operatorie

SHOWCASE - All'ospedale Negrar di Verona, la realtà aumentata entra nelle sale operatorie
All'Ospedale di Negrar (Verona) la realtà aumentata entra nelle sale operatorie di Ortopedia e Traumatologia. L'Irccs Sacro Cuore Don Calabria è il...

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All'Ospedale di Negrar (Verona) la realtà aumentata entra nelle sale operatorie di Ortopedia e Traumatologia. L'Irccs Sacro Cuore Don Calabria è il primo centro in Italia a validare in ortopedia questa tecnologia innovativa che ha lo scopo di migliorare ulteriormente gli impianti di protesi, in questo caso del ginocchio. Grazie ad essa il chirurgo vede in tempo reale, senza distrarre lo sguardo dal piano operatorio per consultare le immagini radiografiche, se sta posizionando la protesi esattamente come da lui stabilito nel piano pre-operatorio.

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L'équipe diretta dal dottor Claudio Zorzi vanta una delle più alte casistiche in Italia di impianti protesici al ginocchio: 986 solo lo scorso anno, di cui un centinaio bilaterali. Proprio in virtù dell'eccellenza raggiunta nel campo della protesica - Negrar è centro di riferimento regionale per la revisione di protesi di ginocchio e anca - sono stati eseguiti recentemente cinque interventi con la realtà aumentata che contribuiranno a mettere a punto un sistema di navigazione unico nel suo genere e destinato in un prossimo futuro ad essere utilizzato di routine nella chirurgia ortopedica.

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«Secondo studi internazionali il 20% di coloro che hanno avuto un impianto di protesi al ginocchio si dichiara insoddisfatto del trattamento chirurgico. Quasi sempre la causa è il posizionamento della protesi, non conforme cioè alle caratteristiche morfologiche dell'arto del paziente. La realtà aumentata interviene proprio con l'obiettivo di colmare questo gap, perché introduce nelle immagini reali elementi virtuali» ha spiegato il chirurgo ortopedico Venanzio Iacono.

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Il Gazzettino