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Un'app per il tartufo che sfrutterà la tecnologia blockchain con l'obiettivo di aiutare il made in Italy. Con questo spirito è nata Truffle-Market, applicazione messa a punto dall'Associazione nazionale tartufai italiani, presentata a Roma presso il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali alla presenza del sottosegretario Mipaaf con delega al settore, Gian Marco Centinaio. L'obiettivo è quello di mettere uno stop ai prodotti che arrivano da Iran, Afghanistan e Paesi limitrofi al fine di difendere al meglio il made in Italy e le eccellenze italiane.
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L'iniziativa ha l'obiettivo di garantire maggiore trasparenza e tutelare i cavatori di tartufo dalla concorrenza sleale e dalle frodi commerciali grazie a un certificato di provenienza, utilizzando la tecnologia blockchain.
«Oggi abbiamo uno strumento in più - afferma il sottosegretario Centinaio - per identificare il prodotto 100% made in Italy e un mezzo per contrastare la contraffazione. Utilizzando la tecnologia blockchain valorizziamo le nostre eccellenze e nello stesso tempo la professionalità dei cavatori che sono dei custodi del territorio» . L'app, già operativa per la vendita, prevede consegne di prodotto entro 48 ore con contenitori che garantiscono le qualità organolettiche. I tartufai ammessi alla vendita sono i soci dell'associazione nazionale tartufai italiani e quelli scelti dai presidenti regionali. I ristoratori che faranno acquisti avranno una apposita targa di riconoscibilità. Al sottosegretario Centinaio è stata consegnata una targa simbolica come primo degustatore di tartufo italiano certificato blockchain.
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