Spazio, in Cina via ai test dei primi razzi riutilizzabili: si chiamano Nebula-M e JD-1, costruiti da privati

Spazio, in Cina via ai test dei primi razzi riutilizzabili: si chiamano Nebula-M e JD-1, costruiti da privati
Si chiamano Nebula-M e JD-1 le risposte cinesi a SpaceX: sono i razzi riutilizzabili made in China frutto dell'apertura del settore anche ai privati. Il razzo Nebula-M della...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Si chiamano Nebula-M e JD-1 le risposte cinesi a SpaceX: sono i razzi riutilizzabili made in China frutto dell'apertura del settore anche ai privati. Il razzo Nebula-M della Deep Blue Aerospace di Pechino ha ora superato con successo un primo saltello di 10 metri e punta a diventare la prima azienda cinese a sviluppare una tecnologia simile a quella del miliardario americano Elon Musk. Un volo di appena 10 metri di altezza, durato pochi secondi, ma che sembra ripercorrere una storia già vista: quella dei primi test, spesso fallimentari, fatti da Space X per lo sviluppo del Falcon 9, il rivoluzionario razzo riutilizzabile considerato impossibile fino a pochi anni fa. La space economy cresce a ritmi vertiginosi e vede ormai l'entrata di nuovi attori privati in arrivo anche dalla Cina. Decine di start up con enormi finanziamenti alle spalle, dalla manifattura di satelliti alle rete di navigazioni fino al lancio orbitale.

Bezos esce dalla capsula e viene sommerso di abbracci dall'equipaggio

 

A segnare uno dei più impressionanti successi è il test fatto nella base della Deep Blue Aerospace a Tongchuan, nella provincia dello Shaanxi, dove è stato provato il nuovo motore stampato in 3D a propulsione liquida dei futuri razzi Nebula. Un test che - come sottolineano anche sul sito dell'azienda di Pechino - ricorda molto da vicino quello di Starhopper, il prototipo dei Falcon 9 di SpaceX. Obiettivo dichiarato della Deep Blue Aerospace è fare quel che ha fatto Space X nella metà del tempo: «noi abbiamo il vantaggio di chi insegue, il percorso per arrivare è già stato tracciato», ha dichiarato il fondatore Huo Liang in una recente intervista. Poco più indietro ma con investimenti ancor più rilevanti è iSpace, la prima azienda privata cinese ad aver lanciato un satellite e che sta ora bruciando le tappe per lo sviluppo di un altro razzo riutilizzabile. È di pochi giorni fa la notizia del successo dei primi test statici del motore a metano che sarà montato sui razzi riutilizzabili Hyperbolic II il cui primo lancio è in programma già entro la fine dell'anno. 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino