Spazio, scoperte le prime otto pulsar dal radiotelescopio Merrkat: lo studio inglese guidato da un italiano

Le prime otto pulsar scoperte dal radiotelescopio Merrkat
Grazie al radiotelescopio Merrkat sono state scoperte in Sudafrica otto pulsar, stelle di neutroni rotanti e pulsanti che compiono un giro completo attorno al loro asse ogni pochi...

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Grazie al radiotelescopio Merrkat sono state scoperte in Sudafrica otto pulsar, stelle di neutroni rotanti e pulsanti che compiono un giro completo attorno al loro asse ogni pochi millesimi di secondo. Il radiotelescopio si trova nel deserto del Karoo ed è gestito dal South African Radio Astronomy Observatory e presenta ben 64 parabole da 13,5 metri di diametro.

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La scoperta, pubblicata sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, ha come primo autore l'italiano Alessandro Ridolfi, post-doc dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) di Cagliari e coordinatore delle ricerche sullepulsar negli ammassi globulari per il progetto Trapum. La conoscenza di questi densi insiemi di stelle apre la strada a importanti test di fisica fondamentale grazie alle collaborazioni internazionali Trapum e MeerTime, con protagonisti i ricercatori dell'Istituto nazionale di astrofisica. «Abbiamo puntato le antenne di MeerKat su nove ammassi globulari e in sei abbiamo scoperto nuove pulsar - spiega Ridolfi - Cinque di queste orbitano attorno a un'altra stella, una fra queste percorre un'orbita fortemente ellittica».

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Secondo lo studio, cui hanno dato il loro contribuito anche Marta Burgay e Alessandro Corongiu dell'Inaf, «questo è il risultato di uno scambio di partner a seguito di un incontro ravvicinato, la compagna originale è stata espulsa e sostituita da una nuova stella compagna», sottolines ancora Ridolfi. Per Tasha Gautam, dell'Isituto Max Planck per la radioastronomia (MPIfR) di Bonn, coautrice della pubblicazione, «se le osservazioni in corso confermeranno i dati attuali, la pulsar potrebbe avere una massa potenzialmente superiore a 2 volte la massa del Sole, o potrebbe trattarsi del primo sistema confermato formato da una pulsar al millisecondo e da una stella di neutroni». In entrambi i casi «la pulsar diventerebbe un formidabile laboratorio di fisica fondamentale». Per Andrea Possenti dell'Inaf di Cagliari, coordinatore delle osservazioni di pulsar negli ammassi globulari per MeerTime, «in attesa dell'avvento delle antenne a media frequenza del radiotelescopio Skao, che rivoluzionerà molti campi dell'astrofisica, nei prossimi anni ci si aspetta che MeerKat scovi decine di nuove pulsar al millisecondo».

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Il Gazzettino