Instagram e l'epic fail sul Ramadan: gli sticker usati dalle influencer per pubblicizzare intimo

Instagram e l'epic fail sul Ramadan: gli sticker usati dalle influencer per pubblicizzare intimo
È solo l'ultimo caso di "appropriazione culturale", ma l'epic fail di Instagram sul Ramadan è uno di quelli diventati più virali. La...

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È solo l'ultimo caso di "appropriazione culturale", ma l'epic fail di Instagram sul Ramadan è uno di quelli diventati più virali. La piattaforma aveva realizzato tre adesivi per l'occasione da integrare nelle stories di tutti gli utenti del mondo islamico con l'obiettivo di celebrare la ricorrenza e di far raccontare alla community come vive il periodo di digiuno (è iniziato il 13 aprile) ma gli esiti sono stati stravolti. Tanti influencer, approfittando del fatto che Instagram "premiava" chi inseriva gli sticker nelle proprie storie inserendoli tra le prime pagine in evidenza sull'app, ne hanno abusato. Come? Pubblicando contenuti che con il Ramadan non avevano nulla a che fare, comprese alcune pubblicità a brand di intimo

Alcune modelle hanno inserito gli adesivi per aumentare il traffico verso gli account personali di OnlyFans, il nuovo social senza censure in cui si guadagna grazie agli abbonamenti dei follower. L'unico obiettivo, quindi, era di aumentare le visualizzazioni del proprio post e del profilo, scontrandosi però con l'idea di partenza di Instagram. Che non è riuscita a porre subito un argine.

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Gli sticker sono stati realizzati dall’illustratrice e designer Bahreinita Hala Al-Abbassi: il primo rappresentava una mezzaluna con la stella; il secondo un piatto di datteri, il cibo tradizionale consumato durante l’iftar, il pasto che interrompe il digiuno quotidiano; il terzo una moschea con un cielo stellato.

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Il Gazzettino