Facebook rimuove la pagina di Craig Kelly, parlamentare australiano: «Fa disinformazione»

Facebook rimuove la pagina di Craig Kelly, parlamentare australiano: «Fa disinformazione»
Un altro caso Trump per Zuckerberg. Facebook nelle scorse ore ha rimosso dalla sua piattaforma la pagina del parlamentare australiano Craig Kelly dopo che quest'ultimo aveva...

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Un altro caso Trump per Zuckerberg. Facebook nelle scorse ore ha rimosso dalla sua piattaforma la pagina del parlamentare australiano Craig Kelly dopo che quest'ultimo aveva ripetutamente fatto circolare disinformazione sulla pandemia, ha riferito lo stesso social network.

Già in precedenza alcuni post del parlamentare erano stati bloccati e lui stesso era stato obbligato a lasciare il Partito Liberale, che è al governo, proprio per alcune sue controverse affermazioni riguardo alla sicurezza dei vaccini, alle chiusure e a presunte cure per il Covid-19. Facebook ha fatto saper che la pagina di Kelly è stata rimossa dopo «ripetute violazioni» delle sue regole.

L'Oversight Board di Facebbok, l'organismo di Vigilanza indipendente definito una sorte di Corte suprema degli utenti, estende le sue competenze. Inizierà ad accettare anche richieste di rimozione di «contenuti dannosi» presenti sul social network, fino ad ora l'organismo era stato incaricato di esaminare soltanto i casi in cui il contenuto fosse stato rimosso in modo improprio da Facebook o Instagram. Il Board sta esaminando decine di migliaia di casi, inclusa la decisione di Facebook di vietare la piattaforma all'ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. L'annuncio diffuso dallo stesso Oversight Board, arriva nel periodo in cui Facebook e altre piattaforme social devono affrontare una pressione continua per agire sui fake news e contenuti offensivi, fenomeni resi ancora più evidenti dalla pandemia di Covid-19 e da alcuni appuntamenti elettorali.

Gli utenti che ritengono che post, foto, video, commenti e condivisioni dannosi non debbano restare online, possono d'ora in poi fare appello al gruppo di esperti per farli rimuovere. «Ci aspettiamo che nelle prossime settimane tutti possano fare appello ai contenuti relativi a Facebook e Instagram - ha affermato Guy Rosen, Vice presidente di Facebook - Siamo lieti che l'Organismo di Vigilanza stia ampliando la portata e l'impatto del suo lavoro e attendiamo con impazienza le loro decisioni e raccomandazioni future». L'Organismo di vigilanza, di cui fanno parte accademici, giuristi e giornalisti, è stato istituito nel 2018 per affrontare questioni controverse sulla moderazione dei contenuti; ha iniziato a operare lo scorso anno e ha emesso le sue prime sentenze a gennaio. Le decisioni del Board, che possono ribaltare quelle di Facebook, sono vincolanti.

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Il Gazzettino