Diamanti nel meteorite Almahata Sitta caduto nel Sudan: la scoperta che spiega l'origine della Terra

Credit: Peter Jenniskens/SETI Institute/NASA Ames
La gemma più preziosa arriva dallo spazio: diamanti provenienti da un pianeta scomparso, esistito agli albori del Sistema Solare, sono giunti fino a noi grazie al meteorite...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La gemma più preziosa arriva dallo spazio: diamanti provenienti da un pianeta scomparso, esistito agli albori del Sistema Solare, sono giunti fino a noi grazie al meteorite Almahata Sitta, caduto nel 2008 nel deserto del Sudan. La scoperta, guidata dal Politecnico Federale di Losanna e pubblicata sulla rivista Nature Communications, dimostra l'esistenza di grandi pianeti primitivi durante i primi 10 milioni di anni del Sistema Solare, che hanno fornito il materiale di costruzione per i pianeti rocciosi come la Terra.


Durante la formazione del Sistema Solare si ipotizza che catastrofiche collisioni tra decine di pianeti primitivi, con dimensioni che vanno da quelle della Luna a quelle di Marte, abbiano formato i pianeti di tipo terrestre che esistono oggi, tuttavia fino ad ora non sono mai state trovate prove a sostegno di questa tesi. Gli unici relitti dei pianeti scomparsi si pensa che siano le ureliti, un raro tipo di meteorite che presenta una composizione particolare: ha un'alta percentuale di carbonio sotto forma di grafite o diamanti, proprio come quello protagonista dello studio.

I ricercatori guidati da Farhang Nabiei hanno analizzato con un potente microscopio i diamanti inclusi nel meteorite Almahata Sitta, scoprendo che si sono formati grazie ad una pressione elevatissima: l'unica spiegazione possibile per un fenomeno del genere indica che i diamanti si sono formati in un pianeta di dimensione intermedia tra Mercurio e Marte e che questo tipo di meteoriti è tutto ciò che resta del pianeta scomparso
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino