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Una bambina di appena otto anni, costretta dalla pandemia a seguire le lezioni con la didattica a distanza, è riuscita ad escogitare un metodo geniale per bloccare l'account Zoom, mandando in crisi i genitori e gli insegnanti e saltando così tre settimane di scuola non in presenza.
È accaduto in Texas: a raccontare la clamorosa vicenda è lo zio della bambina, Mike Piccolo, che gestisce una società hi-tech ad Austin. Su Twitter, l'informatico ha spiegato: «Tutto è iniziato quando l'account di Zoom della mia nipotina ha smesso di funzionare.
Dopo quattro giorni, la mamma della bambina, temendo che il problema potesse dipendere dalla connessione domestica o dall'indirizzo IP, aveva quindi deciso di fare un tentativo a casa di alcuni amici della figlia. Anche qui, però, lo stesso identico problema: appena si apre Zoom e si fa il login, il programma si chiude senza iniziare la nuova sessione. Il dubbio della mamma della piccola, a quel punto, è che qualcuno avesse hackerato l'account usato dalla figlia per la didattica a distanza.
Il problema continuava a persistere, e non erano riusciti a risolverlo neanche il maestro di informatica della bambina né l'assistenza tecnica di Zoom. Alla fine, dopo oltre due settimane, la mamma della piccola, disperata, aveva iniziato a tenerle personalmente delle lezioni per evitare che rimanesse troppo indietro rispetto al programma della sua classe. Solo dopo tre settimane si è arrivati alla soluzione dell'incredibile mistero.
La bambina, infatti, era riuscita a bloccare il suo account di Zoom con una mossa semplice ma geniale al tempo stesso: aveva inserito la password sbagliata per più di 20 volte, facendo scattare il blocco automatico dell'account. E lo zio della piccola, alla fine, ha commentato scherzosamente: «Mia figlia l'ha fatta sotto il naso a otto diversi adulti, per ben tre settimane. È brutto se dopo aver sentito questa storia mi sono sentito orgoglioso come mai in vita mia?».
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Il Gazzettino