Dalle cuffie all'orologio, la ricarica è solare

Dalle cuffie all'orologio, la ricarica è solare
Da sola basterebbe a coprire il fabbisogno energetico mondiale e in 90 minuti potrebbe fornire quanto occorre al nostro pianeta per un anno, come evidenziato dall'Agenzia...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Da sola basterebbe a coprire il fabbisogno energetico mondiale e in 90 minuti potrebbe fornire quanto occorre al nostro pianeta per un anno, come evidenziato dall'Agenzia Internazionale dell'Energia. A patto di riuscire a individuare soluzioni efficaci per raccoglierla in quantità significative, perché l'energia solare è poco concentrata e quindi, al di là del fotovoltaico e del solare termico, servono alternative capaci di immagazzinare l'energia necessaria per alimentare aree estese e popolose. Come il Moss Landing Megapack di Tesla, il più grande impianto di accumulo di energia finora realizzato, composto da 256 unità di stoccaggio dalle dimensioni di un container e in grado nei prossimi mesi di fornire energia a diverse città della California. Guardando al lato pratico, l'energia associata alla radiazione solare è l'alleato più potente nella ricerca della sostenibilità che sta cambiando approcci, visioni e cicli di produzione a livello industriale.


SÌ VIAGGIARE
La dimostrazione sono l'arrivo del primo treno a energia solare, il Byron Bay Train, che è dotato di due carrozze ricoperte completamente da pannelli fotovoltaici e tocca i 115 km/h su una vecchia linea australiana che unisce due luoghi frequentati da surfisti e viaggiatori, e dell'aereo a guida autonoma di Skydweller Aero, che conta su 270 metri quadrati di celle fotovoltaiche e ha appena completato il primo volo di prova nel cielo di Albacete, in Spagna.


Nel corso degli ultimi anni, il binomio è diventato un manifesto (talvolta solo teorico) per molte aziende, che nel campo tecnologico provano a offrire prodotti funzionali, belli da vedere e autoalimentati, come le Urbanista Los Angeles (199 euro), prime cuffie wireless ad energia solare. Cioè inesauribili, perché con un'ora di esposizione ai raggi solari sono assicurate tre ore di autonomia (che si riducono a due se l'illuminazione è artificiale, senza dimenticare le 50 ore di batteria di riserva). La capacità di ricaricarsi con la luce, quindi anche quando non si utilizzano e si lasciano vicino alla finestra, è frutto del ricorso al Powerfoyle, materiale sviluppato da Exeger che converte qualsiasi forma di luce in energia pulita, in un modulo flessibile che può essere integrato in ogni tipo di design, come appunto l'archetto della cuffia.


I RUMORI ESTERNI
L'unione tra le due aziende svedesi ha generato una cuffia innovativa che non rinuncia alla qualità, perché c'è la cancellazione attiva del rumore che fa risaltare il suono riducendo i rumori esterni (ma c'è pure la funzione Ambient Sound per restare connesso con l'ambiente durante l'ascolto). Il flusso musicale si blocca in automatico quando si tolgono le cuffie, mentre volume e sequenza delle tracce si possono gestire anche a voce, attivando Siri o Assistente Google.


Se per gli oggetti utilizzati all'aperto è più facile trovare rimedi per sfruttare l'energia irradiata dal sole, sorprende di più il Solar Cell Remote Control, il telecomando del look minimalista progettato da Samsung per controllare i televisori in commercio nel corso dell'anno. La compagnia coreana ha calcolato in circa 99 milioni di pile AA il risparmio nell'arco di sette anni, con il conseguente vantaggio sullo smaltimento del prodotto.


Tra i modelli per sportivi e versioni più eleganti, gli orologi sono stati uno dei primi dispositivi a sfruttare l'energia solare: uno dei più recenti è il World-Timer di Fossil (169 euro), che raggiunge la carica completa, con autonomia di tre mesi, dopo otto ore di esposizione, ha una cassa realizzata con olio di ricino e il cinturino ottenuto da bottiglie di plastica riciclata. E per non restare senza energia, un caricabatterie utile sempre e ovunque è il Rapid Sol Gen 2 (119 dollari), con i tre pannelli solari flessibili protetti da una custodia in nylon che gli permettono di immagazzinare l'energia (pure con cielo nuvoloso) per ricaricare smartphone, auricolari, droni, laptop e reflex, fino a tre dispositivi in simultanea. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino