La connessione internet più veloce del mondo: «Si potranno scaricare mille film in HD in mezzo secondo»

La connessione internet più veloce del mondo: «Si potranno scaricare mille film in HD in mezzo secondo»
Quanto può essere veloce una connessione internet? L'ultimo record mondiale, reso possibile da un chip ottico costruito in Australia, impressiona davvero. Gli...

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Quanto può essere veloce una connessione internet? L'ultimo record mondiale, reso possibile da un chip ottico costruito in Australia, impressiona davvero. Gli studiosi della Monash University, guidati da Bill Corcoran, hanno sviluppato una connessione capace di far viaggiare i dati a 44,2 terabit al secondo da una singola fonte di luce, e di supportare connessioni ad alta velocità per 1,8 milioni di famiglie a Melbourne e contemporaneamente miliardi nel mondo durante i periodi di picco.


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Tradotto: con questa connessione si potrebbero scaricare mille film in alta definizione in una frazione di secondo. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Nature Communications, con i ricercatori che hanno spiegato come fossero spinti dalla grande domanda mondiale di infrastrutture internet potenti durante la pandemia di coronavirus. Dimostrazioni di questa potenze finora erano state fatte in laboratorio, ma in questo caso i ricercatori hanno raggiunto questa velocità usando le infrastrutture esistenti. Hanno modificato le modalità con cui si generano le frequenze di luce per trasportare i bit lungo i cavi. Il nuovo metodo sostituisce 80 laser con un singolo dispositivo - un chip ottico noto come micro-pettine - più piccolo e leggero dell'hardware che si utilizza per la comunicazione su Internet oggi.


«Ciò che il nostro studio dimostra è la capacità delle fibre già sul campo di essere la spina dorsale di reti di comunicazione ora e in futuro. Abbiamo sviluppato qualcosa che è modulabile sui futuri bisogni», aggiunge Corcoran. Per provare l'impatto di questi chip ottici, i ricercatori hanno installato 76,6 chilometri di fibre ottiche tra il campus della RMIT university e quello della Monash, riuscendo a mandare il massimo dei dati da ogni canale e simulando un uso al picco, con una larghezza di banda di 4 terahertz. Per il futuro sperano di creare una rete di chip fotonici integrati sfruttando i collegamenti delle attuali fibre ottiche con costi minimi. 
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Il Gazzettino