"Avete un debito, si prega di pagare immediatamente", non aprite questa mail

"Avete un debito, si prega di pagare immediatamente", non aprite questa mail
Occhio alla truffa. "Prima l'Agenzia delle Entrate, poi la Telecom enon poteva mancare la truffa della bolletta dell'acqua, naturalmente via email". Nuova truffa...

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Occhio alla truffa. "Prima l'Agenzia delle Entrate, poi la Telecom enon poteva mancare la truffa della bolletta dell'acqua, naturalmente via email". Nuova truffa online prontamente segnalata dalla Polizia postale. Questa volta protagonista del raggiro è una finta bolletta da saldare, destinata a cittadini e studi professionali di Imperia, con importi variabili dai 17 fino ai 500 euro. A lanciare l'allarme sull'ennesimo tentativo di 'phishing' è, come sempre, la pagina Facebook 'Una vita da social'.


"Decine di messaggi di posta elettronica contenenti false richieste di pagamento - spiega infatti la Polizia sul social - sono arrivate negli ultimi giorni in studi professionali, ma anche a casa di molti imperiesi cheriportano l'invito a saldare un ipotetico debito scaduto e ad aprire un file in allegato e a cliccare su un link che viene riportato.'Il debito per i nostri servizi è di 17,65 euro. Si prega di pagare immediatamente', è il testo standard della mail che ha anche delle varianti che arrivano fino a 500 euro e che invita a prendere visione della fattura in allegato e a cliccare su un link per gli estremi di versamento".

"Questo tipo di mail - sottolinea la Polizia - rientra nella categoria delle truffe online che vanno sotto il nome di 'phishing', e cioè l'adescamento tramite un messaggio 'fake', fasullo per l'appunto, per confondere le idee utilizzando loghi o denominazioni di enti, società o persone reali o richiamandosi a situazioni comunque esistenti. Il rischio che corre chi riceve la mail non è soltanto di effettuare un pagamento non dovuto, ma anche di far prendere un virus al proprio computer in caso si andasse ad aprire l'allegato o a cliccare sul link". Attenzione, quindi, a cliccare e ad aprire file connessi alla mail. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino