Fabio Aru nuovo rey della Vuelta

Fabio Aru nuovo rey della Vuelta
Fabio Aru è il nuovo re della Vuelta di Spagna. L'Astana la regina della tappa più importante, partita da Andorra la Vella e conclusa a Cortals d'Encamp, dopo 138...

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Fabio Aru è il nuovo re della Vuelta di Spagna. L'Astana la regina della tappa più importante, partita da Andorra la Vella e conclusa a Cortals d'Encamp, dopo 138 chilometri conditi da sei salite dure e interminabili, al termine delle quali ha trionfato Mikel Landa Meana, già protagonista dell'ultimo Giro d'Italia e compagno di squadra di Aru. Lo scalatore basco è passato per primo sotto lo striscione del traguardo dell'11/a frazione, precedendo di 1'21'' Aru, che ha indossato la maglia rossa di leader della classifica generale. Il 'Tamburino sardò ha dato battaglia e con lui tutto il team kazako, mettendo alle corde tutti i big: da Froome a Quintana.




Solo un grandissimo 'Purito' Rodriguez è riuscito a cadere in piedi e a conservare il secondo posto nella generale, a -27'' dal corridore italiano. Aru ha deciso di attaccare a oltre sei chilometri dalla fine e per gli avversari è calata l'oscurità: fra i più provati (e staccati) Nairo Quintana. Il colombiano che corre per la Movistar è andato in crisi sull'ultima salita ed è giunto a ben 4'1'' da Landa. Anche per il due volte vincitore del Tour de France, il britannico Chris Froome (Sky), non è stata una giornata facile: alla fine si è piazzato al 32/o posto, con un distacco di 8'41'' da Landa. Praticamente, un abisso.



Lo stesso Froome, caduto nella parte iniziale della tappa, è stato autore di una bestemmia in italiano davanti alle telecamere. La giornata trionfale dell'Astana è stata completata dal 10/o posto del giovane e promettente Diego Rosa, anche lui fra i protagonisti del Giro - come del resto Landa e Aru - che è giunto subito dopo le due ex maglie rosse, il colombiano Johan Esteban Rubio Chaves e l'olandese Tom Domoulin, solo di qualche secondo più avanti.



Anche la tappa odierna farà discutere, per il caso del portoghese Sergio Paulinho: è stato lo stesso patron della Tinkoff, Oleg, a denunciare che il 'suò corridore è stato colpito da una moto della tv, proprio come il compagno Peter Sagan. Domani è in programma la 12/a tappa, da Escaldes-Engordany ad Andorra-Lleida, lunga 173 chilometri, con tre colli da scalare, ma un finale in pianura.
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Il Gazzettino