Campione nello sport e nella vita: addio al maratoneta 99enne

Campione nello sport e nella vita: addio al maratoneta 99enne
VITTORIO VENETO - Un campione nello sport e nella vita: ieri pomeriggio alla soglia dei 100 anni per una grave infezione è morto in ospedale dove era ricoverato da...

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VITTORIO VENETO - Un campione nello sport e nella vita: ieri pomeriggio alla soglia dei 100 anni per una grave infezione è morto in ospedale dove era ricoverato da qualche settimana il commendatore Giovanni Vacalebre. Dal 2009 al 2011 campione italiano, europeo e mondiale Over 90 di marcia sui 5 chilometri era un vero personaggio in città: elegantissimo in ogni occasione e vero gentleman di vecchio stampo ha lasciato nel dolore la moglie Giuseppina Ferruzzi, novantenne, con cui ha passato 61 anni di vita in comune, la figlia Paola e il nipote Alessandro. Ma anche una moltitudine di persone in città che avevano avuto modo di apprezzarne le doti non solo sportive, ma umane e di grande generosità. Sportivo per eccellenza più anziano della città Vacalebre era di origine calabrese.

MARESCIALLO DELL'ESERCITO
Classe 1919 era arrivato maresciallo dell'Esercito a Vittorio Veneto per diventare tra i fondatori di quello che sarebbe poi stata una istituzione cittadina: il comando del 5. Corpo d'Armata. Poi 1. Fod. Dalla pensione iscritto all'Associazione nazionale sottufficiali italiani, nel 2015 il presidente Sergio Mattarella lo aveva insignito del titolo di Commendatore della Repubblica, per meriti militari e sportivi. Infatti aveva avuto grande notorietà, anche a livello mediatico (lo ricordano ospite di Mara Venier in Tivù) negli anni precedenti proprio per le sue performances.
I SUCCESSI

Era da sempre appassionato di corsa, innamorato dell'atletica. Aveva dovuto interrompere la carriera sportiva per la chiamata alle armi e alla Guerra. E dopo la pensione si è dedicato allo sport conseguendo nel 2009 a 90 anni compiuti il titolo di campione italiano Master di marcia, bissando il successo nel 2010, ma aggiungendo anche i titoli europei e mondiali nella categoria over 90. In queste occasioni anche l'Associazione nazionale sottufficiali italiani in cui era iscritto da più di 30 anni gli aveva consegnato un attestato di merito di cui era orgoglioso esempio di disciplina, di attività associativa piena e costante, di senso spartano della vita, di signorilità nel tratto e nel portamento. Tra decine di altri giovani atleti lo ricordano intento negli allenamenti fino a qualche tempo fa quasi quotidiani nella palestra Bobadilla di cui era l'iscritto decisamente più anziano e da cui era quasi adottato. I funerali non sono ancora stati fissati dalla famiglia. Con ogni probabilità si terranno nella giornata di giovedì.
Fulvio Fioretti Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino