Verstappen ufficialmente sotto inchiesta per il presunto non rispetto delle doppie bandiere gialle in qualifica

Nella foto, Max Verstappen
C'è voluta qualche ora per definire quello che è apparso fin da subito quanto meno dubbio: Max Verstappen è stato messo sotto inchiesta e dovrà...

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C'è voluta qualche ora per definire quello che è apparso fin da subito quanto meno dubbio: Max Verstappen è stato messo sotto inchiesta e dovrà essere ascoltato dai commissari sportivi per verificare se effettivamente il pilota olandese non ha rispettato la doppia bandiera gialla esposta sul rettifilo di arrivo nel giro conclusivo della qualifica. A causare l'intervento dei commissari di percorso, l'Alpha Tauri-Honda di Pierre Gasly che procedeva lentamente dopo il taglio subìto dalla gomma anteriore destra dall'ala anteriore divelta sul cordolo della curva 14.



Verstappen ha migliorato l'ultimo settore rispetto al suo giro veloce precedente, ma non è detto che lo abbia fatto nel tratto finale davanti ai box. Anche se "a orecchio" sembra che il pilota olandese non alzi mai il pedale dell'acceleratore, occorre comunque verificare i micro settori per notare se vi è stato un infinitesimale rallentamento. Le regole della F1 sono molto chiare quando viene esposta una doppia bandiera gialla e la penalità inflitta di solito è di cinque posizioni sulla griglia di partenza. Ne sa qualcosa Sebastian Vettel, colpito da tale provvedimento in Bahrain.

Per l'evento del Qatar, il direttore di gara Michael Masi ha inviato la seguente nota: "Qualsiasi pilota che passa attraverso un settore con doppia bandiera gialla sventolate deve ridurre significativamente la velocità ed essere pronto a cambiare direzione o fermarsi. Affinché i commissari possano essere certi che tale pilota abbia rispettato questi requisiti, deve essere chiaro che non ha tentato di impostare un tempo sul giro significativo, per scopi pratici qualsiasi pilota in un doppio settore giallo avrà quel tempo sul giro cancellato".


Verstappen, non nuovo a questi comportamenti (ricordate Messico 2019) sarà ascoltato dai commissari sportivi alle 13 locali di domenica, quattro ore prima della partenza del GP. Come al solito, la FIA rimanda le cose e perde inutilmente tempo per decidere su situazioni che non dovrebbero comportare ore e ore di studio... Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino