UDINE - «L'aver citato il presidente Franco Sensi durante il mio intervento sugli errori arbitrali che hanno ancora una volta danneggiato la nostra squadra, non voleva certo...
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«Sensi - dice riferendosi al compianto presidente giallorosso - era un grande dirigente e il mio ricordo sulle battaglie che anche lui portava avanti per migliorare e rendere più equo il calcio, era teso solo a sottolineare come nonostante tutto oggi ci ritroviamo alle prese ancora con problemi che potrebbero essere risolti con la buona volontà di tutti. Allora Sensi aveva chiesto il secondo designatore perché non si fidava di uno solo mentre noi in seguito avevamo proposto l'utilizzo della tecnologia per aiutare gli arbitri a non sbagliare. È chiaro che sono stato frainteso, non era mia intenzione mancare di rispetto al compianto presidente né tantomeno ai tifosi della Roma».
La frase incriminata di Pozzo sembrava lasciare per altro poco margine all'interpretazione di un invito alla Roma: «Non facciamo le solite cose, cercare di fare sempre i furbi, mi ricordo Sensi...». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino