Udinese-Juventus, finisce 0-0. La Roma resta a -7

Tevez in campo in Udinese-Juventus
TORINO - Tra qualche errore e sbadiglio di troppo, l’Udinese tiene testa alla Juve, fermandola sullo 0-0 e sprangando la sua porta dopo 12 partite di fila. Per la capolista...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
TORINO - Tra qualche errore e sbadiglio di troppo, l’Udinese tiene testa alla Juve, fermandola sullo 0-0 e sprangando la sua porta dopo 12 partite di fila. Per la capolista poteva andare meglio, soprattutto se nel finale Tevez non si fosse divorato l’occasione per uccidere il campionato ai primi di febbraio, scappando con la sua Signora a +9 sulla Roma. Ma poteva anche andare peggio, eccome, visto che il pareggio sta stretto ai friulani.






Allegri si accontenta: «Abbiamo rischiato di perdere, ma anche di vincere: il risultato è giusto». Chiellini mostra il bicchiere mezzo pieno: «Dopo un brutto avvio, abbiamo dimostrato di esserci e di poter raggiungere l’obiettivo finale». Stamaccioni se la ride: «Mia mamma mi aveva detto “copriti bene”, ma io ho giocato lo stesso con tre punte».



L’emergenza a centrocampo convince il tecnico livornese a riproporre il 3-5-2 “made in Conte”, modulo da 0-0 (vedere anche Fiorentina-Juve del 5 dicembre), smentendo quanto aveva detto poco tempo fa: «Non possiamo cambiare sistema ogni settimana: una grande squadra deve giocare sempre in un certo modo».



Nel primo tempo i bianconeri, lenti come non mai in fase di impostazione, non vanno oltre un colpo di testa sul fondo di un deludente Llorente. Davvero pochino. «Ci siamo esposti troppo ai loro contropiede. E abbiamo giocato male a livello tecnico», sbotta Allegri. Più pericolosa l’Udinese, intesa come orchestra (ordinata e brava nelle ripartenze) e solisti (Allan spadroneggia, Thereau e Bruno Fernandes impegnano Buffon).



Juve più attenta e propositiva nella ripresa, quando Pereyra colpisce l’incrocio con una sassata, prima del matchball fallito dall’Apache, francobollato per 90 minuti dall’ottimo Piris.



Piccolo stop per la capolista, apparsa a corto di idee e voglia di vincere. Un andazzo da rivedere, al di là del +7 sulla Roma. «Il campionato è ancora lungo, ma chi sbaglia paga: non c’è più tempo per recuperare», avverte Allegri, che sabato contro il Milan riproporrà Marchisio, Vidal e il 4-3-1-2. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino