Tour de France, Sagan squalificato dopo la gomitata a Cavendish

Tour de France, Sagan squalificato dopo la gomitata a Cavendish
Il Tour de France non regala emozioni: regala spaventi. Il finale della tappa, i 207 chilometri da Mondolf les Bains a Vittel della quarta frazione della corsa gialla vinta in...

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Il Tour de France non regala emozioni: regala spaventi. Il finale della tappa, i 207 chilometri da Mondolf les Bains a Vittel della quarta frazione della corsa gialla vinta in volata dal francese Demare su Sagan poi squalificato ed espulso dai giudici, è stato davvero spaventoso e ha messo fine alla Grande Boucle di Mark Cavendish uscito piuttosto malconcio dall’incidente. Il Tour de France oggi ha perso due tra i più importanti velocisti, Sagan e Cavendish, il primo per gesto scorretto e il secondo vittima del primo. Sembra che Mark abbia una spalla fratturata.

Il campione britannico della Dimensione Data si è letteralmente schiantato contro le transenne dopo essersi toccato, quando la velocità era elevata, con Sagan. All’arrivo mancavano appena 300 metri e tutti erano concentrati nella volata. Sagan cercava di guadagnare posizioni: lo slovacco certamente poco ha guardato gli altri, ha pensato a se stesso, a come andare davanti e mettersi alle spalle i rivali.

Ha lavorato più di spalle e di gomito che di pedale, Sagan, e ha stretto troppo Cavendish e l’uomo dell’Isola di Man altro non ha potuto fare che finire sulle transenne, travolto dal tedesco John Degenkolb che però si è rapidamente rialzato.
Sull’azione di Sagan i giudici hanno indagato per capire meglio la volontarietà o meno della presunta gomitata. Da principio i giudici aveva deciso per una sanzione di 30”, poi la decisione di squalificare il campione del mondo. Va detto che lo spazio era stretto assai e che è stato complicato capire bene l’accaduto. Sagan subito dopo l’arrivo è andato sul pullman del rivale per accertarsi delle condizioni di Cannonball.

Sagan ha cercato di spiegare cosa sia accaduto in quel finale focoso. «Io non sapevo che lui fosse dietro di me – ha detto Peter - arrivava da destra, io volevo andare alla sua ruota. Cavendish arrivava molto veloce e io non ho avuto il tempo di andare sulla sinistra. Ci siamo toccati e lui è caduto. Sono davvero dispiaciuto».
Cavendish è la seconda vittima illustre del Tour dopo l’addio di Valverde nel giorno dell’avvio. A terra, come detto, anche Degenkolb in quello che è stato un epilogo dal sapore molto amaro, che ha travolto Cavendish.
A vincere la volata, come abbiamo detto, è stato il francese Arnaud Demare (Fdj) che ha sconfitto il campione del mondo Peter Sagan mentre terzo è finito Alexander Kristoff, quindi Greipel e Bohuanni. Il primo dei nostri corridori è stato Manuel Morri, arrivato nono. Aru è stato rallentato dalla caduta ma è arrivato insieme a Froome e tutti i migliori: Fabio non ha perso secondi per la classifica generale.

La maglia gialla continua ad essere sulle spalle del gallese Geraint Thomas. Anche lui è finito a terra, un capitombolo a meno di 600 metri dall’arrivo per lui, che ha saputo rimanere padrone della corsa. La tappa di oggi è stata caratterizzata da una lunga fuga, una fuga partita dopo 7 chilometri dal via che ha avuto in Guillaume Van Keirsbulck, corridore della Wanty-Groupe Gobert, il protagonista. Nessuno lo ha seguito e lui, quindi, ha fatto suo il traguardo voltante di giornata prendendosi i punti per la maglia verde. Per Van Keirsbulck il vantaggio massimo ha raggiunto i 13 minuti


Quella di domani è la prima tappa - la numero 5 - importante del Tour 2017, una tappa di 160 chilometri che porterà i corridori da Vittel a La Planche des Belles Filles.

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Il Gazzettino