Bufera sul candidato Figc Tavecchio Scoppia il caso razzismo /Video

Bufera sul candidato Figc Tavecchio Scoppia il caso razzismo
ROMA - Scoppia un caso politico sull'infelice uscita del favorito alla presidenza della Figc, Carlo Tavecchio che parlando dell'elevato numero di stranieri in serie A, è...

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ROMA - Scoppia un caso politico sull'infelice uscita del favorito alla presidenza della Figc, Carlo Tavecchio che parlando dell'elevato numero di stranieri in serie A, è incappato in una gaffe a sfondo razzista: «Le questioni di accoglienza sono una cosa, quelle del gioco un'altra. L'Inghilterra individua dei soggetti che entrano, se hanno professionalità per farli giocare, noi invece diciamo che 'Opti Poba' è venuto qua che prima mangiava le banane e adesso gioca titolare nella Lazio e va bene così».




«Sconcerto e irritazione» per le parole di Carlo Tavecchio. Questa la reazione del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, di fronte alle affermazioni del numero uno della Lega Nazionale Dilettanti presidente (in pectore) Figc. E da parte sua Debora Serracchiani, governatore del Friuli VG, e leader Pd rincara: «Il caso Tavecchio non dovrebbe nemmeno essere in discussione: la sua candidatura semplicemente non può essere presa in considerazione».



LE SCUSE

«Le banane? Non mi ricordo neppure se ho usato quel termine, e comunque mi riferivo al curriculum e alla professionalità richiesti dal calcio inglese per i giocatori che vengono dall'Africa o da altri paesi». A stretto giro di posta Carlo Tavecchio chiarisce così il senso delle parole pronunciate oggi all'assemblea dei dilettanti. «Mi riferivo al calcio inglese che sugli extracomunitari ha regole precise: prima di giocare devono mostrare un curriculum di professionalità prestata nel loro paese altrimenti non vengono accettati - spiega il candidato alla presidenza della Figc -. Se qualcuno ha interpretato il mio intervento come offensivo, me ne scuso. Tra l'altro la mia vita è improntata all'impegno sociale, al rispetto delle persone, tutte, e al volontariato: in particolare in Africa». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino