Superleggeri, titolo vacante Bortot sul ring per l'Europa

Superleggeri, titolo vacante Bortot sul ring per l'Europa
Questa sera sul ring di Compiègne, a 100 km da Parigi, la trevigiana Silvia Bortot affronta la francese Marie Helene Meron, per il titolo europeo vacante dei superleggeri,...

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Questa sera sul ring di Compiègne, a 100 km da Parigi, la trevigiana Silvia Bortot affronta la francese Marie Helene Meron, per il titolo europeo vacante dei superleggeri, in un match di 10 round da 2 minuti ciascuno. Bortot, che ha 34 anni ed è professionista dal 2016, ha un record di 5 vittorie e un pareggio (score fotocopia della rivale, che però di anni ne ha 31).

«In trasferta è sempre complicato vincere spiega la veneta ma sono molto fiduciosa, mi sono preparata al meglio, sia fisicamente che di testa, e sono venuta in Francia per vincere. Non conosco bene le caratteristiche della Meron, so solo che è più bassa di me e ha una boxe aggressiva. Di recente abbiamo entrambe affrontato la serba Alexandra Vujovic, e se a livello di raffronto vuol dire qualcosa, io l'ho battuta e la francese ha fatto pari. Sarà un bel match, equilibrato e intenso. Sono determinatissima e convinta delle mie possibilità.
SFIDANTE UFFICIALE
«Per arrivare al combattere per la cintura continentale h prima vinto il titolo in Italia, ma poi è stato abile il mio manager Massimo Brugnara a procurarmi questa opportunità. Stesso discorso comunque vale per Marie Helene Meron, che in Francia ha vinto tutto.
Da sottolineare che mai nessuna italiana è diventata campionessa d'Europa dei superleggeri, e questo rappresenta forse uno stimolo in più per Silvia che combatte da... sempre. Nel 2006 è stata campionessa italiana di thai kick, poi a causa dell'infortunio a un ginocchio, mentre era in vacanza, è passata al pugilato.
«L'ho scelta perché credevo servissero di meno le gambe racconta divertita ma mi sbagliavo: occorrono ancora di più; anche se non si tirano calci, bisogna correre, saper indietreggiare e avanzare».
Nel 2010 si è tesserata per la Padova Ring e un anno più tardi, sotto la guida del maestro Massimiliano Sarti, ha vinto il titolo tricolore. Rimasta a Padova per 3 stagioni, ha debuttato in maglia azzurra vincendo quasi sempre. Nel 2014, per motivi di lavoro, si è trasferita a Verona, e da allora ad allenarla è il maestro Luca Tescaroli, che la segue anche da professionista, aiutato dal mental coach Andrea Vianello e da Pietro Orante a bordo ring.
LA PIONIERA

«Del pugilato femminile sono stata una pioniera, meno di 10 anni fa eravamo ancora in pochissime a praticarlo. Ho avuto la fortuna di iniziare con la Padova Ring, società molto attenta ai dettagli, che segue con competenza i giovani. Adesso nella palestre ci sono tante ragazze che si allenano, mi fa molto piacere e sono convinta che questo sport, anche se non si raggiungono i vertici, sia altamente educativo e faccia aumentare l'autostima. Io sono stata rapita' della boxe e stasera conto di togliermi la più grande soddisfazione della mia carriera, diventando campionessa d'Europa».
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Il Gazzettino